Settima puntata con THE SPYDERS (Enzo Ciancio feat. Peppino Borromeo e Peppino Forte)
a cura di Nicola D'Adamo (NoiVastesi) e Angelo Frasca
Scheda tratta da “Cominciammo a suonar le chitarre. Complessi musicali a Vasto negli anni Sessanta” a cura di Luigi Murolo (1992)
Malgrado il nome ammiccante agli «scarafaggi», il gruppo degli Spyders (i ragni) si connota per una musicalità tutta soft adatta alle serate da night. Modellato sulla piccola orchestra alla Peppino di Capri, il complesso si impernia sulla centralità del cantante dalla voce calda e pastosa.
Fondata nel 1963, la band si presenta al pubblico l'anno successivo con la seguente formazione:
Antonio Antenucci, batteria;
Rocco Berghella, chitarra conduttrice;
Enzo Ciancio, chitarra ritmica;
Enzo Ciancio, voce;
Antonio De Cristofaro, basso;
Pierluigi Evangelista, chitarra ritmica;
Vincenzo Mascioli, sax.
Dal 1964 all'estate1966 gli Spyders svolgono un'intensa attività nei dancings e nelle feste studentesche: ma quando nell'autunno 1966 si profila la possibilità di un trasferimento a Milano per tentare la carriera professionistica, dal gruppo fuoriescono Berghella, De Cristofaro, Evangelista e Mascioli. Ai tre superstiti —Antenucci e i cugini Ciancio — si associa Aldo Avallone all'organo. Ma una volta conclusa l’avventura milanese (che dura un anno), la formazione si scioglie nel 1967.
Gli Spyders producono canzoni in proprio di cui è autore il chitarrista Enzo Ciancio: le più importanti tra queste, Remember, You are stranger, La strada degli angeli. La band costituisce un punto di riferimento per tutti i successivi gruppi locali.
Ma c'è qualcosa di assolutamente originale nella vicenda di questi celebrati «ragni» d'epoca: l'ambiente di prove. La tessitura concertante di una musica così calda e riposante nasceva in un silenzioso magazzino di bare (pompe funebri, per intenderci) che, allocato in via Vittorio Veneto n.72, lasciava sprigionare la forte volontà di vita dei suoi componenti.