Cinquant’anni fa, durante il Festival di Sanremo del 1965, Pino Donaggio lanciava il brano “Io che non vivo (senza te)", un pezzo iconico che rimase per tre settimane al primo posto nella hit parade e oltre 80 milione di copie vendute in tutto il mondo.
Come tanti big della canzone italiana, anche Pino Donaggio lasciò il segno a Vasto in una delle affollate estati degli anni ’60.
Nel luglio 1960 a Vasto Marina aprì il Dancing “da Mimì” con i locali sotto la Rotonda e con un ampio spazio esterno: un punto di riferimento per un’intera generazione di vastesi e turisti che affollavano le spiagge vastesi.
Tre anni più tardi, alla Marina aprì “La Ciucculella”, con la sua riconoscibile copertura a forma di conchiglia.
Per contrastare la concorrenza, “da Mimì” cominciò ad offrire una serie di appuntamenti di livello. Ad animare le affollate serate danzanti, oltre a band locali con Jolly Quintet, Plaining Boys e The Spyders, furono chiamati i cantanti di fama nazionale più in voga in quegli anni: I Camaleonti, Don Backy, Sergio Endrigo, Edoardo Vianello e Wilma Goich, I Giganti, Bruno Lauzi, Fred Bongusto, Venditti- Cocciante- De Gregori (insieme), Ninì Rosso ed altri. Tra questi anche Pino Donaggio accompagnato dalla sua band i “Giovani Giovani”, formata da Armando De Cillis al basso, Alberto Bandel al piano (successivamente sostituito da Gianni De Sabbata), Nico Lomuto alla chitarra e Sandro Orlandini alla batteria. Il nome deriva dal brano “Giovane giovane”, presentato da Pino Donaggio al Festival di Sanremo del 1963.
Per un ulteriore approfondimento sul Dancing “da Mimì”, rimandiamo all’interessante ed esaustivo articolo di Nicola D’Adamo pubblicato sul blog NoiVastesi
https://noivastesi.blogspot.com/2020/04/anni-60-il-dancing-da-mimi-e-le-sue.html#more
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