giovedì 28 ottobre 2021

L’energia dei Karakaz ai Live di X Factor 2021

Nonostante una buona performance i Karakaz di Michele Corvino & co. sono stati decretati dal pubblico da casa a rischio eliminazione. La settimana prossima, la serata dedicata alle cover, sarà decisiva per cercare di rimanere in gare e proseguire l’avventura a X Factor 2021.
La serata è iniziata alle 21:15 su Sky Uno e in chiaro su TV8 per la prima diretta dei Live Show di X Factor 2021 in onda dal Teatro Repower di Assago.
A condurre lo show è Ludovico Tersigni, attore tra i più interessanti della scena cinematografia degli ultimi anni, noto alle teenager soprattutto per la sua partecipazione a Skam Italia, e grande appassionato di musica.
Il Roster di Hell Raton è formato da Karakaz, Versailles e Baltimora. In preparazione alla prima puntata, il giudice ha messo al centro un lavoro sul crossover tra cantautorato, con sonorità e approccio al mondo rap e urban, grazie al team di produttori formato da Ale Treglia, Jacopo Volpe e SIXPM (produttore di Gué Pequeno, Luché, Emis Killa, Rose Villain e tanti altri).
In questa prima serata i concorrenti hanno presentato un loro brano inedito. I Karakaz hanno riproposto l’inedito “Useless”, con un nuovo arrangiamento, che è stato ben gradito dai giudici. “I Karakaz hanno un suono super granitico”, ha sottolineato Manuel Agnelli. Emma ha ribadito che nella band c’è molta qualità. Mika ha esaltato la scenografia e l’impatto scenico che ha contribuito all’ottimo risultato. “Avete spaccato!” è stato il commento di Hell Raton.
Per adesso i Karakaz sono nella rosa dei tre meno votati della seconda manche, insieme a Vale LP e Mutonia, che si aggiungono agli altri tre della prima manche.
Appuntamento a giovedì prossimo sempre su Sky Uno e TV8.

Lino Spadaccini








 

mercoledì 27 ottobre 2021

Discografia Vastese n.097 - Le Choix

Le Choix – Finché vita non ci separi, CD, 2013, Di Iorio Barbara Music
Autoprodotto

Il progetto Le Choix nasce nel settembre del 2011 dall’incontro tra il chitarrista Fabrizio Marchesani e il cantante Fabio Neri. A loro si aggiunge subito il chitarrista Francesco Raimondi. Nell’aprile del 2012 la band viene completata con gli ingressi di Stefano Scurti al basso e Alessio Pascucci alla batteria.
È la band stessa a spiegare il percorso intrapreso: “Le Choix viaggio intenso e profondo, a tratti quasi esasperante, nei suoni e nelle parole la ricerca della spiegazione ed accettazione del tempo che passa inesorabile e alle continue mutazioni che provoca in noi stessi. Giunge implacabile il momento di porsi davanti ad uno specchio, di guadare in esso la proiezione di ciò che abbiamo alle spalle, di mettere in discussione e mettersi in discussione. Come una sorta di passaggio di consegne fra una vita ed un’altra, non c'è meglio o peggio, giusto o sbagliato, c'è solo nuovo e vecchio, e possibilmente sempre diverso”.
Il 29 maggio del 2013, il lancio del video “Orchidea”, anticipa di qualche giorno l’uscita dell’album autoprodotto “Finché vita non ci separi”.
Undici brani di ottimo rock senza tanti fronzoli, con un sound immediato legato a radici anni ‘80-’90.
A maggio del 2016 la band pubblicherà un nuovo singolo “Il Brivido del Tempo”, per la Gallirecords Music Editions.

Formazione:
Fabio Neri, voce
Francesco Raimondi, chitarra
Fabrizio Marchesani, chitarra
Stefano Scurti, basso
Alessio Pascucci, batteria

Hanno collaborato Alessa Cardone, (voce in “Il Silenzio della Neve”, e Funzio Psycoton (Simone D’Annunzio), noise in “Politikani”, “Il Silenzio della Neve” e “Soffice”.



 
 




Le Choix - Il Brivido del Tempo (official video)


 

Le Choix - Orchidea (official video)


 

“Bambola parlante”, un piccolo film soft horror di grande qualità

Bisogna ammettere che I Malati Immaginari, ovvero Dario Parascandolo e Laura Trivilini, e tutta la squadra che ha lavorato intorno al videoclip, ha fatto davvero un grande lavoro.
In poco meno di quattro minuti Gaia Colonna, per la prima volta alla regia, ha realizzato quello che può essere considerato a tutti gli effetti un piccolo cortometraggio a tinte soft horror, dalle atmosfere dark, complice anche l’effetto retrò che rimanda al cinema muto dei primi anni del secolo scorso, ed una location perfetta come i sotterranei del Borgo Fortificato di Policorvo a Carpineto Sinello. Il brano poi fa il resto, per un connubio perfetto tra immagini e musica.













 


 


martedì 26 ottobre 2021

“Bambola parlante”, online il video del nuovo singolo de I Malati Immaginari

Atmosfere soft horror per il videoclip del duo indie folk formato da Dario Parascandolo (chitarra, synth e voce) e Laura Trivilini (batteria e percussioni).

Una bambola antropomorfa e la Salvezza mascherata da Morte si inseguono e si rincorrono in un labirinto sotterraneo, abbandonato e senza via d’uscita, dove tutte le porte conducono sempre nella stessa stanza. Tra bauli abbandonati nei secoli, altalene, specchi, giocattoli, la bambola Laura è disorientata e impaurita. Riuscirà a fuggire, ma non senza l’intervento di Dario, l’entità che nell’ombra la condurrà verso la luce. I Malati Immaginari si tingono di horror e di espressionismo al secondo giro di boa della loro carriera, con un videoclip dalle atmosfere cupe e claustrofobico. 
 

Il videoclip è stato realizzato all’interno dei sotterranei del Borgo Fortificato di Policorvo a Carpineto Sinello in provincia di Chieti, storico castello risalente al Basso Medioevo. Scritto e diretto da Gaia Colonna (per la prima volta alla regia), già costumista e Make Up Artist del duo abruzzese nel precedente video “Non Passa +”. Le atmosfere del videoclip sono di chiara derivazione soft horror. La scrittura di Gaia, già nel team di truccatori di “Lo Chiamavano Jeeg Robot” e costumista della serie “Primordio” a breve su Amazon Prime, attinge a piene mani dalla tradizione horror e soft horror italiana. Anche senza momenti splatter, il risultato finale è un piccolo film dell’orrore, in cui la bambola scappa dal suo carnefice/salvatore Dario, mai così dark e inquietante. “Ho voluto fortemente la regia di questo video, nonostante non abbia mai diretto in passato, perché credo molto nel potenziale di questa canzone – racconta la regista esordiente – che è sempre stata la mia preferita della band. Sono soddisfatta del risultato, anche perché Dario e Laura si sono subito dimostrati molto versatili e hanno creduto nel mio progetto dandomi molta fiducia”.

La crew vede coinvolti i vastesi Vladic Ciccotosto (assistente alla Fotografia) e Matteo Leuzzi (aiuto regia). Il montaggio è stato affidato a Gaetano Pasella, già aiuto regia di Alessandro Siani e autore e regista della fortunata webserie “Primordio”, da poco sbarcata su Amazon Prime.

È stato molto emozionante per me calarmi nei panni di una bambola intrappolata da secoli in un sotterraneo abbandonato”, spiega la batterista e percussionista del duo Laura, “Ho sempre suonato la batteria e tutto ciò che mi desse un ritmo, ma stavolta ho dismesso con curiosità i panni della musicista e, al di là di quello che sarà il risultato, è stato bello mettermi alla prova come bambola parlante, appunto”.

Confidiamo molto nella buona riuscita del singolo e del video, e non è un caso che stavolta a metterci la faccia sia Laura”, afferma Dario. “Siamo entrambi parte di un’unica entità, due metà che formano una unità nuova, dove non esistono leader o frontman, ma soltanto due anime uguali e opposte con strada, pensieri e obiettivi comuni”, prosegue il cantante. “Per questo, ho fortemente voluto che fosse Laura la protagonista di una canzone il cui embrione risale a tanti anni fa e al quale sono molto affezionato”. 
 



 

lunedì 25 ottobre 2021

Discografia Vastese n.096 - Ecatonia

Ecatonia – Tale From the Old Graveyard, CD, 2019

La band nasce in Molise nel 1996 con la prima formazione formata da Andrew, Pier e Mike. Ecatonia è il nome scelto da Pier, che in futuro diverrà Lord of War (Athanor e Hellesteps), è deriva da un riferimento al mondo degli alberi e delle piante, come metafora dell’apatia e della decadenza umana.
Dopo la registrazione di alcuni brani, il progetto viene interrotto e ripreso nel 2019 dall’unico membro originale L.O.W., il quale, dopo un’attenta valutazione, si avvale del giovane vastese Grindead (Grodek e Aergewinn), nel ruolo di voce, basso e produzione.
Dopo un primo singolo, “Nebula Noctis” pubblicato a febbraio dello stesso anno, il 30 giugno successivo vede la luce il primo EP contenente quattro brani di black/doom metal old school, oltre alla versione rimasterizzata di “Nebula Noctis”.
Subito dopo la pubblicazione dell’album, fa il suo ingresso nella band un altro vastese, Lucas Demon (Athanor, Oltretomba, Scolopendra, ecc.), già compagno di L.O.W negli Athanor. Mentre l’anno successivo è la volta dell’ingresso del terzo vastese, Orpheum Flere (Matteo Sputore), già con Grindead nei Grodek.

Formazione:
Lord or War, chitarre
Grindead (Matteo Colantonio), voce, basso

Special guest su “Clouds of Thorns”, Dario Lastella (electric guitar effects)
 

 

Ecatonia - Tales From The Old Graveyard (full album)


 

domenica 24 ottobre 2021

Discografia Vastese n.095 - Lascìvia

Lascìvia – 400 km in 2 mm, CD, 2000
Autoprodotto

Dopo il demo di debutto “Claustro” del 1998, registrato su musicassetta, i Lascivia, band formata dai vastesi Ermanno D’Annunzio e Luigi Fiore, di stanza a Bologna, e dal salentino Tonino “Spadino” Greco, autoproducono un ottimo lavoro dal titolo quantomeno curioso: “400 km in 2 mm”. I brani vengono registrati tra l’aprile ed il maggio del 2000 presso i Purerock Studios di Giovanni “Nanni” Surace a Brindisi.
Nel febbraio del 2001 il quotidiano Repubblica, a proposito del CD, pubblicava un articolo dal titolo “Il similgrunge pieno di spigoli dei Lascivia” e si esprimeva in questi termini: “Ben arrangiato, sound omogeneo, ricercato, fa capo ad una composizione di generi più difficili da pronunciare che da ascoltare, indiestonerrock. Le band di riferimento sono i Kyuss, i Motorpsycho, Fugazi, dEUS. Ne risultano brani avvolgenti, psichedeliche sonorità, flussi chitarristici. Molto suonato, poco parlato, ha una scansione del tempo che incuriosisce tra pause liquide e riprese per spigoli, a colpi di batteria”.
Da segnalare il concerto allo Spacelab di Bologna e un’apertura all’esibizione dei Massimo Volume.

Formazione:
Ermanno D’Annunzio, chitarra e voce
Luigi Fiore, basso
Spadino Greco, batteria







Lascìvia - Mother


 

Lascìvia - Cosa


Lascìvia - Dormi Dormi

Dormi Dormi
(Lascìvia – 400 km in 2 mm, CD, 2000)

Sonno profondo
Sembra credere verità in estinzione,
voci stanche che brillano,
strillano per gioire di fantasie in chiaro scuro.

Sonno profondo
che viaggia nel blu di una strana atmosfera ribelle
blu come il sonno che danno le stelle
credo di aver dormito abbastanza
e vivo nel dubbio di essere sveglio
e che tutto sia vero.

Lascìvia - Maschere

Maschere
(Lascìvia – 400 km in 2 mm, CD, 2000)

…E nell’immenso respiro di spazio
Io volo sfiorando nubi di fiumi,
immaginando di essere sull’ultimo treno.
Sordo tamburo
Un messaggio mi entra nel cuore
Come un amore un odore un ricordo perduto
Velocemente sparendo nell’oscurità.
Ei tu non lasciarmi qui da solo
Lo sai non respiro tra la gente e poi queste maschere mi…

Il ricordo di una grande band, i Syrma

La rivelazione del momento. I Syrma selezionati per Sanremo”. Con questo titolo, il periodico Il Vastese nell’ottobre del 2000 pubblicava un interessante articolo a firma di E.D. De Gregoris, dedicato alla band di Casalbordino.
Sono di sicuro in campo Regionale la rivelazione del momento”, si legge nell’articolo, “il gruppo musicale Sirma, nato nel 1994 dall’idea di quattro ragazzi in gamba che decidono di mettere assieme la loro passione per la musica e i canti d’autore, da alloro sono in continua ascesa nei traguardi di rilievo”.
La band era formata da Nicola Pennetta (voce e basso), Francesco Cimini (chitarra ritmica e cori), Leonardo Di Risio (chitarra solista) e Pierluigi Ruzzi (batteria).
Diverse sono state le partecipazioni del gruppo a festival musicali del territorio ed anche fuori regione, sempre con ottimi piazzamenti: ricordiamo il primo posto all’Abruzzo Festival della canzone del 1996, l’anno successivo il 2° posto al prestigioso Star Sprint di Fiuggi, nel 1998 sono stati ospiti della Raiset di Napoli dove hanno inciso il brano “Resti solo tu”, che ha ottenuto un discreto successo di critica. Successivamente hanno prodotto un altro brano molto interessante dal titolo “Quello che ho”.
Nell’autunno del 2000 i Syrma parteciparono alle selezioni regionali dell’Accademia di Sanremo. La band ottenne un ottimo punteggio oltre al premio della critica come miglior brano. Di diritto passarono alle selezioni nazionali, che si svolsero a San Remo nella prima settimana di ottobre, non riuscendo comunque a superare lo sbarramento.
Due anni più tardi la band arrivò alle finali di Sanremo Rock.
Un disco nasce nel 2001”, ricorda Francesco Cimini, “con tanta fatica e attenzione, figlio dell’esperienza strumentale di tutti i componenti. Il titolo è Syrma 2001, ma l’album non verrà mai pubblicato”.
Poco dopo la band si è sciolse ed i musicisti presero strade diverse. Nicola Pennetta proseguì l’attività musicale con i SevenDaysBefore, ancora oggi in attività, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare a Vasto nell’agosto del 2019 nel concerto tenutosi nel cortile di Palazzo d’Avalos. Stesso percorso anche per Pierluigi Ruzzi, fino a qualche anno fa quando è uscito dai SevenDaysBefore per confluire nei T.H.i.S., insieme a Leonardo Di Risio. Francesco Cimini ha condiviso diversi progetti musicali, tra cui non possiamo non ricordare i Cartoni Animali, ottima cover band che da anni porta in giro per l’Italia le più belle sigle televisive.

Lino Spadaccini

 

Lysa - Alaska

Alaska
Composer Lyricist: Lisa Gambatese, Composer: Elia D'Ovidio

Morirò, dietro al tuo non lo so
Magari un giorno ci rivedremo
Forse no, ho dentro alcol e smog
Vomito il mio tempo giù nel vetro
Ma no, non mi va
Di bruciare nei miei film
E sai non mi va, di vederti qui così

Vieni via, io e te in Alaska, col fuoristrada
A ridere dei baffi della gente, vieni via
Sei la mia strada, una di quelle buone
Tu chiamami stanotte, e io vengo da te,
Ma non scrivere di no, le luci sono accese per noi

E no, non dirmi “non lo so”, io so che non mi stancherò mai di te
Ora sono qui, faccio un po’ di benzina
Per questo viaggio immenso, metto la musica
Danzo e ti aspetto qui, sotto lo shop dei dischi,
Chissà come mai è ancora qui
Ma no, non mi va
Di bruciare nei miei film
E giuro andrò via
Ti penserò fino a domani

Vieni via, io e te in Alaska, col fuoristrada
A ridere dei baffi della gente, vieni via
Sei la mia strada, una di quelle buone
Tu chiamami stanotte, e io vengo da te,
Ma non scrivere di noi, le luci sono accese per noi
E no, non dirmi “non lo so”, io so che non mi stancherò mai di te

Di te, di te, di te, di te
Di te, di te, di te, di te
Di te, di te, di te, di te
(x3)

Vieni via, io e te in Alaska, col fuoristrada
A ridere dei baffi della gente, vieni via
Sei la mia strada, una di quelle buone
Tu chiamami stanotte, e io vengo da te