domenica 6 luglio 2025

"Scrive come un angelo". Domenico Rossetti e la Sofonisba

di Lino Spadaccini

Avvocato, letterato, poeta estemporaneo, drammaturgo, librettista, giornalista e traduttore, Domenico Rossetti (Vasto 1772 – Parma 1816) è stato tutto questo e molto altro ancora, ma ancora oggi, ad oltre duecento anni dalla morte, rappresenta una di quelle figure affascinanti ed enigmatiche, scarsamente considerate e studiate, ricordate soprattutto per la notorietà dell'illustre fratello Gabriele.
Tra le opere più importanti del letterato vastese ricordiamo la tragedia San Gavino (1801), scritta durante il periodo vissuto in Sardegna, ed il poemetto La Grotta di Monte Calvo (1804), scritto in seguito alla scoperta di una grotta nei pressi dell’abitato di Falicon nei pressi di Nizza (ancora oggi sotto la lente degli studiosi per la presenza misteriosa di una piccola piramide), senza dimenticare la direzione del Giornale del Taro (oggi Gazzetta di Parma), il giornale più antico ancora in stampa, e l'importante incarico di Segretario Generale del Conte Starhemberg, assunto in una fase politica molto delicata per le sorti dell'Italia.
Ma una delle opere che gli ha dato una buona notorietà è il libretto scritto per l'opera Sofonisba, musicata dal compositore Ferdinando Paer, per l'apertura del Teatro del Corso di Bologna, inaugurato nientemeno che da Napoleone Bonaparte.


Dopo essere fuggito da Napoli nel 1792, per evitare l’arruolamento e l’imbarco per la battaglia di Tolone, ed essere stato a Roma, sull’Isola d’Elba, in Sardegna, a Nizza e Torino, nella primavera del 1804 Domenico Rossetti si trasferisce definitivamente a Parma. L’arrivo nella piccola "Atene d’Italia", come venne ribattezzata Parma nel 1731, sotto i Borboni, rappresenta una svolta per la vita del poeta vastese. I viaggi, lo studio, l’apprendimento, le tante amicizie strette con i personaggi più facoltosi, lasciano spazio ad una vita più tranquilla trascorsa ad instaurare un rapporto stretto con la città e con il governo francese, che si era insediato in città sin dal 1796.
Dopo pochi mesi di permanenza nella città emiliana, invitato dagli amici, Domenico Rossetti pubblica Il Bucentoro e La Regatta, scritto durante il soggiorno presso il capoluogo ligure, ma l’opera che più lo farà conoscere e gli darà notorietà sarà la stesura del libretto d’opera Sofonisba, musicato dal maestro parmigiano Ferdinando Paër, commissionato per l’apertura del nuovo Teatro del Corso di Bologna. In realtà il teatro verrà inaugurato due volte: la prima, la sera del 19 maggio 1805, con la rappresentazione di un'opera seria, e l’inaugurazione vera e propria, il 20 giugno successivo, alla presenza nella città emiliana di Napoleone Bonaparte.
Agli inizi del 1805, il Paer si trova a Parma per ultimare l’opera seria commissionatagli per l’apertura del teatro bolognese. Dalla corrispondenza stretta con Maria Teresa d’Austria, possiamo apprendere alcune notizie interessanti che ci aiutano a capire meglio questo periodo. In una lettera del 5 marzo, il compositore parmigiano si scusa per il ritardo del suo viaggio a Vienna, dovuto all’opera della Sofonisba in allestimento ed accenna ad una Cantata, dal titolo La Passione, e la Risurrezione, con la poesia affidata al poeta Domenico Rossetti perché, come egli stesso precisa, «scrive come un angelo». Un apprezzamento non indifferente per il poeta abruzzese che merita la raccomandazione del compositore verso la corte viennese di Maria Teresa: «Se il Teatro di Vienna abbisognasse un Poeta alla piazza del Sig. Brividali codesto giovane di anni 30 sarebbe più atto e ‘l più convenevole agli Imp.li Teatri anzi lo metto umilmente agli Imp.li Piedi di Vostra Maestà, e glielo raccomando vivamente. Egli ha lo stile Mettastasiano, ed è pieno di educazione, e talento».


Ma torniamo all’inaugurazione del 19 maggio. Ecco come viene riportata la cronaca della serata sulla Gazzetta di Bologna:
«Nella sera delli 19. del corrente in questa Città si aperse il bellissimo nuovo Teatro detto del Corso, Invenzione, e Disegno del non mai abbastanza lodato Architetto Sig. Francesco Santini, Pubblico Ingegnere, e Professore di Prospettiva nell’Accademia delle belle Arti, colla Rappresentazione del Dramma serio la Sofonisba, Musica del celebre Maestro Paër, all’attuale Servigio di S. A. S. l’Elettore di Sassonia, in cui si distinguono per la rinomata loro celebrità gli Attori primarj, che sono la Signora Maddalena Grassi prima Donna, la Sig. Maria Marchesini Soprano, ed il Tenore Sig. Diomiro Tramezzani, mirabilmente secondati dalle altre parti, e dall’armoniosa Musica dei Cori. I Balli d’invenzione dell’egregio Sig. Gaetano Gioja sono pur essi oltre modo applauditi per la maestrevole esecuzione di tutte le parti, fra le quali ottengono, come dovunque, i sommi applausi la Signora Fortunata Angiolini, ed il Sig. Antonio Chiarini primi Ballerini.
Non crediamo doverci trattenere nel descrivere la bellezza, gli ornamenti, la magnificenza di questo nuovo Teatro, che in un sol corpo di fabbrica mirabilmente contiene la Sala di Ballo, le Camere per ogni sorta di Gioco, il Caffeaos, le Abitazioni per gli Attori, e Caffè, la Trattorìa ec.».
Queste, invece, le impressioni del Paer, nella lettera del 25 maggio trasmessa a Maria Teresa d’Austria: «L’Opera è andata in scena Sabbato scorso. La musica ha piaciuto generalmente. La prima sera nacquero molt’inconvenienti soliti accadere nelle prime aperture d’un nuovo teatro, ma la 2ª. e 3 ª. recita fui chiamato sul palco; con grandi acclamazioni. Essendoci mancati i due soggetti principali la Banti e Crivelli, che forzatamente furon trattenuti a Milano per colà servire alle Feste perciò temevo moltissimo dell’esito».
Un mese più tardi, il 20 giugno, arriva a Bologna l’Imperatore, accompagnato dalla consorte e una folla festante ed entusiasta. Al loro ingresso nel teatro, gli illustri ospiti vengono lungamente applauditi e acclamati, dalle autorità e dalle famiglie più facoltose e benestanti della città. Rimasti in teatro per circa un’ora, mostrano di gradire particolarmente il balletto, diretto da Gaetano Gioja, al quale faranno pervenire le loro congratulazioni.


La parte della protagonista, Sofonisba, viene ricoperta dall’affascinante Maddalena Grassi, Diomiro Tramezzani indossa i panni di Siface, Maria Marchesini quelli di Massinissa, Luigi Zambelli è Scipione, Pietro Galantini è Lelio e Luigia Masini ricopre il ruolo di Osmida. Direttore d’orchestra e primo violino dell’Accademia Filarmonica è Francesco Rastrelli, direttore dei cori e al cembalo Tommaso Marchesi. Il vestiario è curato sotto la direzione del signor Luigi Uccelli ed eseguito dal capo sarto Giovan Battista Lombardi, macchinista di scena Pellegrino Sassatelli e attrezzista Gaetano Rubbi.
Le repliche proseguiranno anche per le settimane successive, alternate alla rappresentazione di una commedia in musica del maestro S. Mayr, intitolata Labino e Carlotta, eseguita da una compagnia di comici, tra cui il valente Antonio Parlamagni.
La stessa opera verrà riproposta nel Teatro Imperiale di Parma nel febbraio del 1806, sempre con Maddalena Grassi nel ruolo di Sofonisba, mentre gli altri ruoli saranno ricoperti da Giacomo Guglielmi (Siface), Elisabetta Belloni (Massinissa), Antonio Tonioli (Scipione), Pietro Bentivoglio (Lelio) e Costanza Mazzini (Osmida), diretti da Maurice Antonio Berthomieux.
La Sofonisba verrà più volte replicata per la stagione operistica ("Il Carnevale") 1805-06, alternato a Il Mitridate, di Sebastiano Nasolini, e rappresentato con gli stessi interpreti.


Per il libretto della Sofonisba, il Rossetti si ispira al precedente scritto da Antonio e Girolamo Zanetti per il compositore Niccolò Jommelli nel 1746, ma anche al testo alfieriano, in particolare per quanto riguarda l’Atto I fino a tutta la scena IV.
Per un’analisi dettagliata del libretto scritto dal Rossetti, abbiamo preso in considerazione l’edizione parmense, rivista e corretta rispetto a quella bolognese.
Nel libretto d’opera è stata inserita una nota su richiesta del poeta vastese, che spiega i motivi di alcune "forzature" necessarie alla stesura del testo, come l’improvvisa presenza di Siface, creduto morto, al matrimonio tra Sofonisba e Massinissa, e la conclusione lieta del dramma «...giacché pare, che l’orrore di un tragico fine offenda non poco la sensibilità dell’uditorio». Probabilmente ha pesato anche la scomparsa dell’Alfieri l’anno precedente, che ha allontanato «il rischio di essere bastonati: Sofonisba beve, ma non veleno, Massinissa accetta che Siface e sua moglie se ne vadano liberi». Una conclusione comunque che, se ben accettata dal pubblico, ha condizionato non poco il giudizio dei critici musicali: «L’inaspettata conclusione simile a una leggenda – scriverà Jeremy Commons – condiziona inevitabilmente il valore del libretto. Eppure, bisogna dare atto al Rossetti di essere riuscito a creare una successione di situazioni forti. La sua poesia può essere convenzionale - il libretto può essere di vecchio stile nella sua concentrazione di arie - ma le situazioni drammatiche sono elevate e passionali».

L’opera, divisa in due atti, la prima formata da 13 scene e la seconda da 12, inizia con le note dell’ouvertures (larghetto - allegro non troppo - finale in crescendo) eseguita dall’orchestra. Si apre il sipario. La scena si svolge in un campo romano, presso le mura della Città di Cirta. Una marcia trionfale e coro di romani annunciano la vittoria di Scipione africano su Siface, Re di una parte della Numidia:
Scipione, al tuo cospetto / È tratto il vinto Re.
Siface giace incatenato davanti al suo vincitore, ma non si abbassa alla sua volontà, rivendicando il proprio titolo:
Anche in mezzo alle catene / Son Siface, e son Regnante: / Serbo in petto, e nel sembiante / La mia regia maestà. / Non imploro alle mie pene, / La pietà, che in te ai annida: / Non discende Eroe Numida / Ad un atto di viltà.
Rimasti soli, Siface racconta a Scipione delle sue origini, dell’incontro e del successivo matrimonio con la bella Sofonisba, figlia del Re Cartaginese Asdrubale, nemico acerrimo dei romani:
...Io vidi / Là di Cartago ai lidi, un dì la bella / D’Asdrúbal figlia, Sofonisba, e n’arsi. / Non sdegnò l’amor mio. La chiesi al Padre: / L’ebbi: ma, oh ciel! Quando d’Imene all’Ara / La mia destra le porsi, / Pianse, pregò, mi vinse, / Ed a giurar mi astrinse, / Che quella destra stessa, / Che mi dava su lei dritto, e comando, / Contro di Roma impugnerebbe il brando.
A questo punto, Scipione gli confessa che la consorte potrebbe già essere stata fatta prigioniera e caduta nelle mani di Massinissa, figlio di Gaia, capo dei Massili, alleato dei Romani, e già innamorata di Sofonisba prima del suo matrimonio con Siface.
Siface è disperato: Geloso foco / M’arde, e mi strugge. Il mio nemico, / L’aborrito rival dunque in trionfo / Nella mia Regia entro? Il suo nemico giurato, l’acerrimo rivale, questa volta ha trionfato e sarà mosso da desiderio di vendetta: la sua ira si scaglierà sui propri figli e le sue mani si stringeranno intorno a sua moglie, per risvegliare l'antica fiamma mai sopita.
La scena si sposta nella piazza della città di Cirta, capitale del regno, dove Sofonisba attende il ritorno del marito trionfante vincitor, ma le sue aspettative vengono presto deluse: Osmida, la sua confidente, le annuncia l’arrivo di uno stuolo di soldati con a capo Massinissa. Sofonisba è sconvolta: ...Che sento! Il fier nemico / Del mio caro Consorte!... / L’amico de’ Romani!... / Il vilipeso amante mio primiero!
Accolto da una marcia trionfante Massinissa entra in scena sopra un carro trionfante, accompagnato dal suo esercito con stuolo di palme, bandiere, corone d’alloro e trofei.
Il Re Numida scende dal carro e si accosta a Sofonisba, la quale cerca di sottrarsi: Ah! perchè da me t’involi, / O Regina, Idolo mio? La regina cartaginese chiede la sorte del marito: Ov’è Siface? Dì, vive ancor, o fra gli estinti ei giace? Pensando alla morte certa del marito, Sofonisba chiede di conoscere il suo destino: Dimmi, di Roma io sono, / O di te prigioniera?
Sofonisba è disperata, ha perso il marito, ma non vuole cadere nelle mani dei Romani e chiede a Massinissa di aiutarlo: Non vedi a’ piedi tuoi / Sofonisba dolente? / Sofonisba piangente? / Scorda ogni antica offesa, / Rammenta sol l’amante; / Generoso qual sei prometti, e giura / O di sottrarmi a sì funesta sorte, / O con le mani tue darmi la morte.
Per conquistare il cuore della donna, Massinissa giura di non farla cadere nelle mani dei Romani e le propone, come unica via di salvezza, di sposarlo. La risposta della regina cartaginese è negativa, ma Massinissa è consapevole che col tempo la donna cambierà idea e acconsentirà al matrimonio, sotto la benedizione di Scipione.
Nella scena ottava del primo atto si trovano di fronte i due rivali, Siface e Massinissa: ...Io sono / Di Sofonisba possessor, dice il vincitore e senza indugi afferma, Ella è mia sposa... / E mi giurò per sempre amore, e fede. Siface rimane interdetto: Oh Dei, che sento!... / Attonito rimango! E fu capace / di tanto eccesso Sofonisba! Il mio / Tenero amor!... / Che farò non sò.
Entra in scena Scipione che, dall’alto della sua autorità, costringe Massinissa a separarsi dall’amata, perché Sofonisba deve essere consegnata ai Romani, ma egli vuole ad ogni costo sposare Sofonisba. Il rifiuto della cartiginese è categorico, ma Massinissa riesce successivamente a conquistare il cuore della donna quando egli giura odio eterno ai romani ed eterna fedeltà a Cartagine. Ora il mio core è pago, dice Sofonisba con entusiasmo, Or m’avrai tua Consorte, / E fida a te sarò fino alla morte.
Siamo giunti al termine del Primo Atto, che si chiude con il terzetto Una soave calma. Mentre Massinissa e Sofonisba cantano il loro amore e la loro futura felicità, sono osservati di nascosto da un furioso Siface, che, dopo aver ascoltato abbastanza, si fa avanti minaccioso, tra la sorpresa della moglie e di Massinissa. Il quadro è altamente drammatico e tocca uno dei punti più alti di tutta l’opera, con un armonioso intreccio delle tre voci, che esprimono i propri stati d’animo di odio, di tormento e di vendetta.


Il secondo atto si apre con l’ira di Scipione per aver scoperto il giuramento fatto da Massinissa: Massinissa ha giurato / Odio a’ Romani: Tutto scoprii, ma la sua speranza è che il traditore possa ravvedersi.
Intanto, negli appartamenti reali, Sofonisba tenta di calmare l’ira dello sposo, ma questi, preso un pugnale tenta di ferire a morte la donna. Solo il tempestivo intervento dei due figli riesce a far desistere il loro padre e a far riaccendere il reciproco amore, cantato in duetto: Mio bel tesoro, / È cessato il mio furor (timor per Sofonisba). / Anche in mezzo alle mie pene / Qualche gioja, e qualche bene / Sento nascermi nel cor.
Sofonisba, fatta arrestare da Scipione, giace in catene. Ormai il suo cuore è solo per Siface, e lo confessa allo stesso Scipione. Intanto arriva minaccioso Massinissa, il quale chiede la liberazione della cartaginese: Con quai dritti tu osasti / Sofonisba arrestar? e diretto ai soldati Numidi: Sudditi, udite. / Il vostro Re v’impone / Di liberarla.
Scipione mette in dubbio i sentimenti della donna, e rivolto a Massinissa chiede: E sei sicuro / Dell’amor suo? Lo son, risponde Massinissa, ma Sofonisba, incalzato da Scipione, conferma: Son di Siface: / Esser d’altri non posso.
Massinissa esce furioso minacciando vendetta, una tremenda ritorsione che lo porterà a colpire i figli innocenti di Sofonisba. Siface, però, è pronto a difendere la sua famiglia e, sguainata la spada, s’inoltra nell’orrido antro sotterraneo contiguo alla Reggia, affrontando il suo rivale. Siface ha la meglio, ma prima di sferrare il colpo mortale, interviene Scipione, che minaccia di uccidere la moglie se non risparmia la vita di Massinissa: Ebben, se vibri / Il fatal colpo, io Sofonisba uccido / ...La sveno. Per amor della propria donna, Siface è costretto a deporre la propria arma.
Siamo ormai giunti verso la fine dell’opera. Nella Scena XI l’introduzione orchestrale (andante maestoso) lascia spazio al Coro di Numidi, che introduce alla scena finale all’interno del tempio dedicato a Marte, dove al centro c’è un altare e sopra di esso un simulacro del Nume; ai suoi piedi è poggiato un foglio, mentre sul lato sinistro c’è un nappo.
Sofonisba legge il foglio datogli da un sacerdote di Marte: Poiché sottrarti a una funesta sorte / Tentai, ma invan, scampo a te sia la morte. / Sorbi il nappo fatal entro il tuo seno: / Io dall’acciar morrò, tu dal veleno. La cartaginese, dopo un attimo di sgomento, decide di bere il veleno e morire piuttosto che cadere nelle mani di Roma:
Che lessi, o Dio! qual gelo
Ah mi ricerca il sangue!
Geme lo spirito, e langue
Per l’improvviso orror.
Più non si tardi. Un prezioso dono
Questo nappo è per me... Folle! che dico?
Ed io lasciar potrei
Lo sposo, i figli in sì dolente stato?
Questo core non è tanto spietato.
Vivrò dunque... ma come? oppressa, e serva!
Ah! no, si mora. Io ne’ respiri estremi
Odio a Roma rinnovo.
...E la mia morte sia
Alla mia patria un vanto, a me sollievo:
Nemico ciel, vincesti. Eccomi, io bevo.

Nel tempio entrano Siface, i figli, Scipione, Osmida e le ancelle, ma ormai è troppo tardi. Con voce dimessa Sofonisba lancia un ultimo saluto: Ah consorte! Ah figli! Addio. / Io vi aspetto negli Elisi; / Là vivrem semore indivisi, / Ed il cor ci esulterà.
A questo punto c’è il colpo di scena finale e l’annunciata tragedia lascia il posto al lieto fine. Osmida, intuita le intenzioni di Massinissa, aveva scambiato il nappo avvelenato con innocente liquore. Sofonisba è salva. Scipione ammirando il coraggio della donna le dona la libertà. Anche Massinissa è vivo perché fermato in tempo dal fido Lelio ed è anche perdonato da Scipione. La stessa Sofonisba apre il suo cuore e si avvicina al popolo romano: I miei sdegni, e l’ire e l’oblio, / Roma odiar più non poss’io: / Ah, che troppo in te risplende / La clemenza, e la pietà.
E tutti insieme cantano:
Gran piacer dopo aspre pene
È il goder d’un vero bene!
Non vi è gioja più perfetta,
Nè maggior felicità.


Nel 1806 l’opera del Paer varca i confini italiani, non senza momenti di apprensione nel dover presentare l’opera all’attento pubblico tedesco. L’opera, con alcune modifiche, viene rappresentata il 14 aprile a Dresda nel Teatro Elettorale di Sassonia, dove lo stesso compositore parmigiano è Maestro di Cappella di S. A. R. Per l’occasione viene stampato il libretto con traduzione a fronte in tedesco.
Nel 1810, ed ancora nel 1824, l’opera viene rappresentata nel Koenigl. Bayer. Hof Theater di Monaco.
Nella primavera del 1820 l’opera va in scena nel prestigioso Teatro S. Carlo di Napoli. La prima rappresentazione dell’opera avviene la sera del 6 aprile sotto la direzione del maestro Nicola Festa. Le scenografie sono del fiorentino Francesco Tortolj, attivo a Napoli già dal 1808. La parte di Sofonisba è ricoperta dalla soprano spagnola Isabella Colbrand (1785-1845), prima donna del S. Carlo e futura moglie del compositore pesarese Gioacchino Rossini.


La Sofonisba è sempre stata considerata una delle opere minori del Paer. Dopo aver goduto di un buon successo, soprattutto nella prima metà dell’Ottocento, è caduta quasi nel dimenticatoio oscurata dal discreto successo di altre opere semiserie, preferite dal pubblico, come ad esempio il Maestro di Cappella, più volte registrato su supporto fonografico.
Solo in questi ultimi anni, per merito della casa discografica inglese Opera Rara, la Sofonisba è stata riportata all’attenzione del pubblico. Il brano di chiusura del primo atto Una soave calma, è stato inserito in vari supporti musicali, pubblicati tra il 1994 ed il 2000, eseguito dalla Philarmonia Orchestra diretta da David Parry, con la partecipazione dei soprano Yvonne Kenny e Diane Montague, e dal tenore Keith Lewis. Il medesimo brano, con gli stessi interpreti è stato inserito anche in un CD dedicato alla soprano Diane Montague.
Se la registrazione di Una soave calma rappresentava una preziosa chicca per gli appassionati e studiosi del Paer e del Rossetti, nell’autunno del 2006, la casa discografica londinese ha pubblicato gli Highlights dell'opera, e come orgogliosamente specificato sul bollino applicato sulla copertina, si tratta della World Premiere Recording, ovvero una prima registrazione mondiale. Oltre un’ora di musica che, anche se non ci dà la possibilità di ascoltare l’opera nella sua completezza, comunque ci permette di assaporarne i momenti principali.
Come da consuetudine della casa discografica londinese, il CD è racchiuso in un elegante cofanetto accompagnato da un esauriente libretto di 142 pagine, con il testo completo dell’opera (le parti incluse sul cd sono stampate in azzurro), ripreso dall'originale bolognese ed un lungo ed esauriente saggio dello studioso musicale Jeremy Commons.
La registrazione risale al luglio 2005, effettuata presso la Henry Wood Hall di Londra ad opera della Philarmonia Orchestra diretta da Marco Guidarini, con Jennifer Larmore (Sofonisba), Paul Nilon (Siface), Rebecca Evans (Massinissa), Mirco Palazzi (Scipione), Colin Lee (Lelio) e Lucy Crowe (Osmida).






Collisioni 2025: apre Mozart vs The Beatles

Dopo il grande successo delle passate edizioni, torna a Vasto “Collisioni”, il format ideato da Identità Musicali che fa incontrare – o meglio, scontrare – mondi musicali solo in apparenza lontani: quello tra musica classica e leggera. Questa volta, sul “ring” due giganti: Wolfgang Amadeus Mozart e i leggendari Beatles! Tema chiave della serata sarà la melodia, intesa come punto di contatto tra due epoche e due linguaggi differenti.
Appuntamento il 9 luglio, alle ore 21, presso i Giardini di Palazzo d’Avalos.
La serata sarà condotta da Alfredo Bruno, insieme all'Alba Trois (Nick Di Giovanni, Andrea Gialluca, Davide Aquino) il trio d’ance (e chitarra) dell’Ensemble Baccano.
Biglietti disponibili nei rivenditori del circuito Ciaotickets e al link: https://www.ciaotickets.com/.../collisioni-mozart-vs-beatles. Il prezzo online è di 5 € (+ 1 € prevendita). I biglietti saranno disponibili presso il Palazzo D'Avalos nelle due ore antecedenti lo spettacolo al prezzo unico di 5 €.
L’evento è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Vasto.
Grafiche di Andrea Cascianelli e Marco Antonetti.



sabato 5 luglio 2025

I Matrioska all’edizione 2025 di SKAmoscio d'argento

Il 19 luglio torna a Termoli SKAmoscio d'argento e ROCKetta con Brio Rossa: il primo festival di musica Ska-Rock del Centro Sud Italia.
Sul palco della centralissima Piazza Vittorio si alterneranno sul palco band del calibro di Gizu, Chilafapuliska, i campani Tony Borlotti e i suoi Flauers, e gli headliner Matrioska, band nata a Milano nel 1997 dall'incontro tra Antonio Di Rocco (voce della band) e Matteo Spada (chitarrista), che propongono, in un mix felice di pop, rock, punk e ska, musica ballabile con testi in italiano. Undici gli album all’attivo, oltre a diversi singoli di successo e centinaia di concerti in giro per l’Italia.



venerdì 4 luglio 2025

MUSICA A PALAZZO CON GLI INCONTRI DI MUSICA ANTICA 2025

Dopo il grande successo delle edizioni precedenti torna anche quest’anno l’appuntamento, patrocinato dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Vasto, con “Musica a Palazzo 2025 – Incontri di Musica Antica”, a cura del Coro Polifonico Stella Maris.
Protagonisti del cartellone della rassegna, oltre alle formazioni del Coro Polifonico Stella Maris, Ensemble di Musica Medievale Stella Nova, Gruppo Vocale Stella, Gruppo Strumenti e danze del Rinascimento ci sono anche gruppi di musica antica noti a livello nazionale e internazionale.
L’iniziativa è diretta da Paola Stivaletta in collaborazione con il presidente del coro polifonico Vittorio Melone e con il coordinamento di Peppino Forte.
I concerti si terranno nella splendida cornice delle sale di Palazzo d’Avalos e al Teatro Rossetti.
Per l’edizione 2025 di grande rilievo è l’appuntamento con l'ensemble Micrologus di Assisi (PG), un gruppo che ha fatto la storia della musica antica con i suoi oltre quarant’anni di attività che lo hanno visto protagonista di concerti in tutto il mondo, produzione musicali e teatrali, pubblicazione di oltre trenta cd, fondazione di Centro Studi Europeo di Musica Medievale “A. Broegg” a Spello, corsi internazionali musicali e tanto tanto altro.
Per le visite guidate con concerto dell’Ensemble Stella Nova del 16, 23 luglio e 7 agosto prenotazioni alla segreteria di Palazzo d’Avalos 334 3407240 - 0873 367773 (in orario di apertura) oppure su www.museipalazzodavalos.it e sui canali social.

Questo il programma completo:
Martedì 8 Luglio – Ensemble Stella Nova, ore 19.30 e 21.30 – Musica Medievale – Concerti brevi e visite guidate
Mercoledì 16 Luglio – “Rivoluzione Ars Nova”, Concerto Micrologus (Assisi), ore 21.30 – Musica Medievale – Teatro Rossetti.
Martedì 22 Luglio – Ensemble Stella Nova, ore 19.30 e 21.30 – Musica Medievale – Concerti brevi e visite guidate
Domenica 27 Luglio – “Baci soavi e cari”, Concerto Coro Polifonico Stella Maris, ore 21.30 – Musica Rinascimentale – Pinacoteca
Giovedì 7 Agosto – Ensemble Stella Nova, ore 21.30 – Musica Medievale – Concerti brevi e visite guidate




venerdì 27 giugno 2025

Lacudio lancia il nuovo singolo “Pelle Neve”, la fotografia di come, in certe relazioni di coppia, uno dei due finisce sempre per spegnersi un po’ di più.

Con qualche giorno di anticipo rispetto alla data annunciata, Claudio Carluccio, aka Lacudio, ha lanciato sulle piattaforme digitali il suo nuovo singolo dal titolo “Pelle Neve”.
Il brano è stato eseguito per la prima volta sul palco dell’edizione 2025 di Due Note a Vasto, insieme al singolo d’esordio “Ora è tardi”, che gli hanno permesso di vincere il Premio dedicato a Giovanni Stivaletta per la Miglior Performance.
«Pelle Neve nasce da un’immagine di contrasto: la pelle è calda, viva, sente tutto. La neve invece copre, congela, cancella i dettagli – spiega il rocker vastese – Mi interessava raccontare questa tensione: essere vivi ma dover sembrare freddi, mostrarsi candidi per nascondere quanto in realtà si è radioattivi dentro. Dietro questa immagine c’è un disincanto che sento addosso — un disincanto generazionale. Siamo cresciuti con l’idea di poterci realizzare, di potercela cavare, di trovare qualcuno con cui dividere tutto. Poi ti accorgi che spesso l’unica cosa che dividi è la tua parte più viva, che viene spenta a turno. C’è un parco, ci sono occhi di nessuno, c’è fumo: sono posti di passaggio dove si galleggia, tra cinismo e briciole di futuro. Le molliche di futuro sono tutto quello che resta quando smetti di crederci davvero.»


Pelle Neve è anche una storia di coppia, anche se non è una canzone d’amore, tiene a precisare l’autore. È una fotografia di come, in certe relazioni, uno dei due finisce sempre per spegnersi un po’ di più. Si diventa compiacenti, si dice di sì, si lascia fare, pur di non rimanere soli. È un passo a due storto, un ballo in cui uno rimane in piedi e l’altro scompare sotto la neve. A volte per vecchie ferite ci lasciamo usare, perché ci sembra comunque meglio che restare congelati del tutto.
«E poi Pelle Neve è anche il colore della donna che amo – prosegue Carluccio – È la sua pelle chiara, bellissima e fragile, che mi ricorda ogni volta cosa significa sentire ancora qualcosa sotto tutto questo freddo. Il ritornello — Chi se ne frega / Ma chi cazzo se ne frega — è un muro. È rabbia, è scudo, è pure un modo per convincersi che non fa male. È un mantra per tirarsi fuori da un giro tossico, ma è anche una bugia, perché in fondo sotto la pelle qualcosa brucia ancora.
Per me Pelle Neve è questo: la lotta tra il restare vivo e l’accettare di coprirsi di neve pur di non sentire freddo da soli. È un pezzo freddo, ruvido, ma sotto c’è carne viva che non si arrende del tutto.»
A breve uscirà il videoclip del brano, ma per la realizzazione, Lacudio vuole condividere la sua esperienza con quanti della zona vorranno partecipare. «Sostanzialmente – spiega l’artista – si tratta di scrivermi alla mail lacudiomail@gmail.com e sulla base di piccole sceneggiature che io andrò ad inviare, andrò poi a mixare tutti i video in una versione unica e finale in cui ognuno si rincontra. L'idea è finire le riprese entro l'estate.»
Claudio Carluccio ha le idee chiare sul suo nuovo progetto e suo modo di fare musica: «La mia idea di essere un musicista è rimasta quella del passato, ovvero condividere, collaborare, fare qualcosa per esistere e non per stare alla rincorsa di like, talent, radio, playlist e tutte 'ste minchiate. Per me è bellissimo poter condividere uno spazio artistico, un palco virtuale in cui ognuno ha i suoi spazi, i suoi tempi, le sue idee. Sono convinto che la nostra zona offra delle personalità eccezionali e spesso si spengono perché sole. Sarebbe bello poter collaborare tutti insieme e farci forza tutti insieme, così come è successo a Due Note a Vasto in cui tutta l’organizzazione ci ha creduto ed ha realizzato un festival fantastico. Trovo ancora conforto in De Andrè, nella sua idea che vedeva gli artisti come "anticorpi" della società, figure in grado di offrire una prospettiva critica e alternativa rispetto al potere costituito. Ora più che mai figure che hanno visioni artistiche devono sentirsi supportate e unite.»






KaraVasto 2016, 1° Festival Vastese del Karaoke

Pubblicata per la prima volta sul web l’edizione integrale di KaraVasto 2016, 1° Festival Vastese del Karaoke, svolto nell’agosto del 2016 presso la villetta di Portanuova.
L’evento estivo è stato organizzato per tre anni, l’ultima quella del 2018, dal Comitato di Quartiere Porta Nuova, che vedeva tra gli animatori Lucio Basso Ritucci (già assessore ai Servizi Sociali) e il dr. Alfonso De Filippis.
La manifestazione del 2016 è stata dedicata a Roberta Smargiassi.
















giovedì 26 giugno 2025

“Piano Roll”, fuori il nuovo singolo di Andrew Terpo

Pubblicato per la Garone Records, dal 24 giugno è on line il nuovo singolo di Andrew Terpo, al secolo Andrea Terpolilli.
A distanza di quasi un anno dalle ultime uscite, in collaborazione con Dean Eden, Andrew Terpo torna a farsi apprezzare con un nuovo brano interamente strumentali.
In questi mesi sono stato in studio a creare moltissime idee e capire quali di queste finalizzare”, ha spiegato sui social, “Energia melodia e ritmo, Piano Roll è una di quelle che non vedevo l'ora di condividere con voi e che per me darà inizio ad un nuovo percorso musicale!”.
Andrew Terpo è un giovane producer vastese già all’attivo da alcuni anni, che abbiamo avuto modo di apprezzare con brani come “Shot Down”, “The Basses in Myself”, “Moments”, “Mind”, “Burn” e in varie collaborazioni con Auro Zelli, Chloe Edgecombe, Dean Eden e Ill Papa.





lunedì 23 giugno 2025

Estate 2025... Live! GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

Al momento questi gli artisti previsti in cartellone da Francavilla al Mare a Termoli: Nek, Riserva Moac, Eiffel 65, Roy Paci & Aretuska, Antonello Venditti, Anna, Fiorella Mannoia, Irama, C.U.B.A. Cabbal, Ensi, Sal Da Vinci, Sister Act, Tananai, Serena Brancale, Tony Boy, Luchè, Lucio Corsi, Setak, Nayt, BigMama, Il Mago del Gelato, Miriam Mirage, Gioia Lucia, Riccardo Crisante, Samuel,  Ghemon, MadBuddy, Roberto Gatto, Le Vibrazioni, Raf, Jimmy Sax, Eart Wind & Fire, Rose Villain, Povia, Alessandra Amoroso, Gianna Nannini, Oro, Filippo Graziani,  Tony Colombo, Kyoto, Kool & The Gang, Meganoidi, Karima, Giancane, Frantic Festival, Giuseppe Venezia Group con Fabrizio Bosso, Bobby Solo, Fabri Fibra, Marco Castello, Anna Castiglia, Mazzariello, Dov'è Liana, Elasi, Giin, Coma Cose, Fast Animals and Slow Kids, Flo-Zanisi Quartet, Tiromancino, MV Killa, LDA, Ira Green, Drusilla Foer, Gianluca Guidi, Divine Metal Fest, Fabio Concato, Luca Barbarossa.

 
GIUGNO



26-06
NEK
Nek Hits – Live 2025
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



28-06
RISERVA MOAC
Montenero di Bisaccia (CB)
(evento gratuito)



LUGLIO

04-07
EIFFEL 65
Piazza Santa Reparata
Casoli (CH)
(evento gratuito)



11-07
ROY PACI & ARETUSKA
LiveLove & Dance Tour 2025
Campo Sportivo
Lentella
(evento gratuito)



17-07
ANTONELLO VENDITTI
Notte prima degli esami
40th anniversary – 2025 edition
Parco Villa delle Rose
Lanciano



17-07
ANNA
Shock Wave Festival
Via Francesco Paolo Tosti
Francavilla al Mare



18-07
FIORELLA MANNOIA
Sinfonica live con orchestra
Parco Villa delle Rose
Lanciano



18-07
IRAMA
Shock Wave Festival
Via Francesco Paolo Tosti
Francavilla al Mare



18-07
C.U.B.A. CABBAL
Festa del Popolo
Vasto
(evento gratuito)



19-07
ENSI
Guglionesi (CB)



19-07
SAL DA VINCI
Summer Tour 2025
Teatro Verde
Termoli



19-07
SISTER ACT 1 & 2 THE CONCERT
con BELIA MARTIN
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



19-07
TANANAI
Shock Wave Festival
Via Francesco Paolo Tosti
Francavilla al Mare



20-07
SERENA BRANCALE
Notte Fucsia
Piazza della Libertà
Montenero di Bisaccia (CB)
(evento gratuito)



20-07
TONY BOY
ARTIE 5IVE
Shock Wave Festival
Via Francesco Paolo Tosti
Francavilla al Mare



22-07
LUCHE’
Summer Tour
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



23-07
LUCIO CORSI
Termoli Summer Festival
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



24-07
SETAK
Go Abruzzo
Largo Giuseppe Garibaldi
Guardiagrele



24-07
NAYT
Live 2025
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



25-07
BIGMAMA
Festa Patronale Santa Cristina
Campomarino
(evento gratuito)



25-07
SAMUEL
GHEMON
MUDBUDDY
DIORAMA FESTIVAL
San Salvo Marina
(evento gratuito)



26-7
TOTEM FESTIVAL
IL MAGO DEL GELATO
MARIANNE MIRAGE
GIOIA LUCIA
RICCARDO CRISANTE
ZACK
and More T.B.A.
Località Colli
Lentella (CH)
(evento gratuito)



27-7
ROBERTO GATTO QUARTET
Vasto in Jazz
Rotonda Vasto Marina
Vasto
(evento gratuito)



27-07
RAF
Self Control Estate 2025
Largo Garibaldi
Guardiagrele (CH)



27-07
LE VIBRAZIONI
Piazza Calvario
Trivento (CB)
(evento gratuito)



29-07
JIMMY SAX
AND SYMPHONIC DANCE ORCHESTRA
Teatro Verde
Termoli




30-07
EARTH WIND & FIRE EXPERIENCE
By AL McKAY
Arena del Mare 42° 15°
Termoli




AGOSTO

01-08
ROSE VILLAIN
Piazza Sant’Alfonso
Francavilla al Mare
(evento gratuito)



02-08
POVIA
Viva la Festa Tour 2025
Termoli



05-08
ALESSANDRA AMOROSO
Fino a qui Summer Tour 2025
Parco Villa delle Rose
Lanciano



05-08
PINK FLOYD LEGEND
Largo G. Garibaldi
Guardiagrele (CH)



06-08
GIANNA NANNINI
SEI NELL’ANIMA
EUROPEAN LEG 2025
Parco Villa delle Rose
Lanciano



07-08
ORO
Largo Santa Maria a Mare
Campomarino
(evento gratuito)



07-08
FILIPPO GRAZIANI
Blubar Summer Festival
Piazzale Sirena
Francavilla al Mare
(evento gratuito)



08-08
PINK FLOYD LEGEND
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



09-08
TONY COLOMBO
Arena del Mare 
Termoli



10-08
DAL BASSO FEST
KYOTO
and more TBA
Villa Comunale
Vasto



10-08
EIFFEL 65
Petacciato (CB)


11-08
KOOL & THE GANG
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



12-08
MEGANOIDI
TriventOne Music Festival
Trivento (CB)
(evento grauito)



12-08
ELSA E IL CASTELLO DI GHIACCIO
Il Musical tributo live a Frozen
Teatro Verde
Termoli



13-08
GIANCANE
FRANTIC FESTIVAL OPENING PARTY
Francavilla al Mare



14-08
KARIMA
Omaggio a Burt Bacharach
Vasto in Jazz
Giardini di Palazzo d’Avalos
Vasto



14-08
FRANTIC FESTIVAL
NECRODEATH, BRUJERIA, IHSAHN, ZEAL &ARDOR,
SIGH, TENEBRO, AMALEKIM, PYRRHON, REPLICANT, 
DIE SUNDE, TODOMAL
Francavilla al Mare



15-08
GIUSEPPE VENEZIA GROUP 
special guest FABRIZIO BOSSO
Vasto in Jazz
Giardini di Palazzo d’Avalos
Vasto



07-08
BOBBY SOLO
Festa della Madonna Grande
Campomarino
(evento gratuito)



15-08
FRANTIC FESTIVAL
LEPROUS, ORANGE GOBLIN, PANZERFAUST, 
DOOMRAISER, WINTERFYLLETH, HEXVESSEL,
DEWFALL, INSANITY ALERT, FERAL FORMS, 
XENOSA A.D., GROZA
Francavilla al Mare


16-08
FRANTIC FESTIVAL
BLACK FLAG, CARCASS, I PATAGARRI, SPIRIT ADRIFT,
FORESHADOWING, SATURNUS, AVULSED, INVERNOIR, 
ZOLFO, DEVANGELIC, BRUTAL SPHINCTER, GALVANIZER
Francavilla al Mare


16-08
FABRI FIBRA
Festival Tour 2025
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



16-08
INDIE ITALIA LOVE FESTIVAL
MARCO CASTELLO
ANNA CASTIGLIA
MAZZARIELLO
and More T.B.A.
Area Eventi Love Village
Vasto Marina
(evento gratuito)



17-08
INDIE ITALIA LOVE FESTIVAL
DOV'E' LIANA
ELASI
GIIN
and More T.B.A.
Area Eventi Love Village
Vasto Marina
(evento gratuito)



17-08
COMA COSE
Piazza Benedetto Croce
Francavilla al Mare
(evento gratuito)



17-08
FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
Tiki Taka Village
Francavilla al Mare



18-08
FLO-ZANISI QUARTET
Vasto in Jazz
Giardini di Palazzo d’Avalos
Vasto


19-08
TIROMANCINO
La descrizione di un viaggio. Tour 25
Lungomare C. Colombo
San Salvo



22-08
MV KILLA
Lungomare degli Aviatori
Campomarino (CB)
(evento gratuito)



23-08
LDA
Lungomare degli Aviatori
Campomarino (CB)
(evento gratuito)



23-08
IRA GREEN
Alternative Music Club
Montenero di Bisaccia (CB)



23-08
DRUSILLA FOER
Arena Ennio Morricone
Vasto



30-08
GIANLUCA GUIDI
in Sinatra
Arena del Mare 42° 15°
Termoli



SETTEMBRE

06-08
DIVINE METAL FEST
HOUR OF PENANCE
DEVOTION
SUDDEN DEATH
DOWNFALL
BLEEDING ROT
Alternative Music Club
Montenero di Bisaccia (CB)





Data da definire
FABIO CONCATO
Vasto



Data da definire
LUCA BARBAROSSA
Vasto