sabato 15 novembre 2025

“Carri dalle steppe”, fuori su tutte le piattaforme digitali il nuovo brano di Faida Clan in collaborazione con il collettivo DSC

Una traccia potente e diretta, un inno per chi non si arrende alla guerra.

Prodotto da Starks (Don Pablo) presso il Wonderland Studio Recording di Savignano sul Rubicone, “Carri delle Steppe”, nasce dalla collaborazione tra Word e Skema the Rapper, rappresentanti del Faida Clan, e Pablo el Perro, Raie, Gleba e Crimine, membri della DSC Familia di Vasto.
Si tratta di un incontro generazionale e territoriale che dà vita a un suono ruvido, diretto e tecnicamente curato, coerente con la tradizione hardcore che accomuna le due realtà.
“Carri dalle steppe” affronta il tema della guerra come metafora contemporanea, unendo il piano dei conflitti reali a quello delle battaglie interiori. La collaborazione tra Faida Clan e DSC Fam assume così una valenza tecnica e culturale: due laboratori di suono e pensiero che, pur nati in contesti diversi, condividono la stessa visione di autenticità, fratellanza e appartenenza.


La DSC (Disadattati Social Club, poi Deep Sound Creed) nasce nei primi anni Duemila a Vasto, e rappresenta una delle formazioni più solide e longeve dell’Abruzzo hip hop. Dalla demo “In Apnea” all’album “Bombe a mano”, passando per le partecipazioni al Da Bomb di Roma e le aperture ai live di Fabri Fibra, Costa Nostra, Kill the Vultures e al Gengis Rome Sweet Home dove c’era anche Noyz Narcos con Er Costa e il Turco, il collettivo ha segnato un periodo cruciale della scena indipendente italiana. Oggi Pablo el Perro continua a portarne avanti l’eredità, fondendo il suono West Coast e chicano con la filosofia della True Life Familia, di cui è membro e brand ambassador.
Il Faida Clan, fondato nel 2022 a Savignano sul Rubicone da Starks (Don Pablo), riunisce rapper, cantanti e DJ di diverse generazioni con l’obiettivo di fondere old school e nuove sonorità, in un progetto dove la tecnica produttiva diventa il linguaggio centrale. La visione del Clan si fonda su un equilibrio consapevole fra analogico e digitale, esperienza e sperimentazione, energia e consapevolezza.





venerdì 14 novembre 2025

I MALATI IMMAGINARI FUORI CON “QUALCOSA CHE NON PARLI DI TE”

Una ballad darkwave contemporanea del duo vastese sull’astinenza emotiva, in uscita oggi 14 novembre.

I Malati Immaginari pubblicano il nuovo singolo “Qualcosa che non parli di te”, in uscita il 14 novembre 2025. Dopo la recente “Cry”, il duo darkwave abruzzese composto da Dario Parascandolo (chitarra, synth e voce) e dal producer vastese Vrace (all’anagrafe Valerio Racciatti) continua la sua esplorazione emotiva e sonora, scavando nei territori della dipendenza affettiva e della fragilità interiore.
Ballad contemporanea dal passo mid-tempo, il brano intreccia un beat spezzato che richiama Michael Jackson, tappeti di synth e una chitarra eterea in stile U2. Una miscela sospesa tra elettronica e rock, tra intimità e movimento, che rende il pezzo accessibile ma profondamente personale.
Il testo racconta il vuoto dopo una fine, la casa come prigione e rifugio insieme: “Cerco qualcosa qui in casa che non parli di te / Cerco qualcosa che mi faccia ridere”. È una canzone sull’astinenza affettiva, dove la malinconia diventa quotidianità e l’anestesia emotiva è solo un tentativo di sopravvivere. La lingua è diretta, fragile, volutamente imperfetta: la voce di chi prova a resistere senza smettere di sentire.


“Qualcosa che non parli di te” costruisce un equilibrio tra elettronica sofisticata e chitarre riverberate. Il beat, firmato dalla new entry Vrace, non pretende la pista da ballo, ma crea un movimento ipnotico, mentre i synth avvolgono e la voce di Dario — profonda, intima, viscerale — resta al centro. È un suono che abbraccia la tradizione darkwave e la trasforma in pop decadente. Fuji Studio (Roma) ha curato il mix e il mastering.
Il brano rappresenta la naturale evoluzione del percorso iMi: dopo la tensione dance di “Cry”, qui il progetto darkwave abruzzese sposta il focus verso l’interiorità. L’immaginario resta coerente, romantico, disturbato, cinematografico, ma cresce nella maturità del racconto.
“Volevo raccontare cosa resta quando l’amore finisce, le macerie, quando la casa diventa una prigione. Non c'è un finale romantico, ma una crisi d’astinenza Senza via di fuga”, racconta Dario.


Con oltre 200 concerti in tutta Italia in pochi anni, I Malati Immaginari confermano una dimensione live essenziale e total black, tra loop, chitarra e synth. “Abbiamo in calendario una decina di date per promuovere questi nuovi singoli, tra cui Milano, Genova, Napoli”, racconta Dario. “Apriremo i live di artisti che apprezziamo da una vita, come Pierpaolo Capovilla e Meganoidi, prima di tornare in studio per dare un seguito a questi due singoli recenti”, conclude il cantante. “Qualcosa che non parli di te” è il secondo episodio di un ciclo di sei singoli che anticipano un album previsto per la primavera: un viaggio attraverso dipendenza, identità e trasformazione.

Copertina e foto di Antonella Violante


Link utili:






martedì 4 novembre 2025

Una Città in Musica: il ricordo di un grande Festival ideato da Lucio Ritucci

Erano i primi anni Novanta, quando Lucio Basso Ritucci, Assessore alle politiche Giovanili della Città del Vasto, lanciava l’idea di realizzare il Festival della canzone e volti nuovi Una Città in Musica, con un duplice obiettivo: “Dare una giusta valorizzazione ai fermenti musicali presenti sul territorio e creare momenti di incontro e di aggregazione tra i giovani”.
La prima edizione, andata in esce dal 22 al 26 gennaio 1992, fu un enorme successo di critica e di pubblico, con centinaia di giovani vastesi che affollarono ogni angolo del Cine-Teatro Globo.
Tra i brani presentati ricordiamo “Incontro impossibile”, la canzone vincitrice scritta da Pino Borromeo e Peppino Forte, interpretata da Marina Giarrusso, “Green” dei Climax, classificati al secondo posto, “Se ti capitasse”, scritta da Bocaletto e Bellafronte, interpretata dal giovane Virginio Galizia, classificato al terzo posto, “Una fabbrica rock”, scritta da Leano Di Giacomo e Raffaele Bellafronte, interpretata da Loriano Raspa, ed ancora “Musica” di Marco Colella, “Squillo” di Stefano Coduto, “Sweet Mama” della Daymon Blues Band, e “Dove sei” di Auro Zelli.
Tra gli altri partecipanti, ricordiamo il duo Di Zio-Di Tonno, con il musicista pescarese Giò Di Tonno, presente anche nella seconda edizione, come Giò Di Tonno e Sangue Mediterraneo, futuro vincitore del Festival di Sanremo nel 2010, Brown Sugar, Vanessa Cetrullo, Stefano Comparelli, Franco D’Armi, Stefano Coduto, Andrea Desiato, Red Diamond, Lara Molino, Keimon, Arca, Antonella Belgrado, Lucio e Francesco & Band, Liborio Di Pietro, Giorgio Goglione, Rock Boys e Sweet Ensemble. Nel ruolo di presentatori si sono avvicendati Gigi D’Ercole e Tiziana Saviozzi. Alla regia Nico Ronzitti.
Per l’occasione venne realizzata una musicassetta, curata da Peppino Forte, contenente gli otto brani finalisti e la sigla della manifestazione “Dai una mano anche tu”, scritta ed interpretata da Auro Zelli.


Sull’onda del grande successo, nel marzo dell’anno successivo, venne organizzata la seconda edizione, ma non tutto andò nel verso giusto.
Le premesse erano buone, grazie a concorrenti di buon livello, alcuni dei quali provenienti da Firenze, Verona, Bologna, Isola d’Elba e Molfetta. Presentatore della manifestazione Pietro Bontempo (affiancata da Francesca Sabatino), oggi affermatissimo regista e attore teatrale e di cinema, ma all’epoca ancora poco conosciuto. Gli organizzatori volevano un festival “trasgressivo”, e pensarono ad un presentatore che si sarebbe mostrato sul palco nelle varie età della vita: da giovane quindicenne a distinto cinquantenne, ricalcandone i gesti, il modo di parlare e di vestire. “Chi è qui in sala o è parente dei concorrenti o spera di rimorchiare”, questa fu una delle prime frasi pronunciate dal palco. Tutto ciò non venne compreso dal pubblico, che ricoprì di sonori fischi e insulti il povero presentatore che, a sua volta, cominciò a rispondere alle provocazioni indisponendo ancor di più il pubblico. Durante la seconda serata, minacciò addirittura di mostrarsi “nature”. Il conduttore però non andò oltre la camicia ed i pantaloni, rimanendo in boxer davanti al pubblico allibito.
Basta che se ne parli”, ammonì Ercole D’Ugo, uno degli organizzatori della manifestazione, ricordando un vecchio aforisma di Oscar Wilde, e se ne parlò anche in Consiglio comunale, dove vennero rivolte delle interpellanze al Sindaco per l’immediata sospensione del Festival.
La vittoria andò al quindicenne sansalvese Virginio Galizia, che interpretò il brano “Immagina”, scritto da Auro Zelli. Piazze d’onore alla lancianese Gabriella Suriani ed a Giò Di Tonno e Sangue Mediterraneo. Il trofeo “Adesso”, al miglior brano inedito, venne assegnato a Massimo Pennisi, proveniente dall’Isola d’Elba. Tra gli altri artisti partecipanti ricordiamo i Keimon, Clama, Stefano Comparelli, Climax, Phoenix, Cock Crow, Eden, Andrea Desiato e Virus.


Dopo una sosta temporale durata vent’anni, nel gennaio 2012 Lucio Ritucci, volle riproporre al pubblico vastese il suo festival. La terza edizione di Una Città in Musica andò in scena presso il Politeama Ruzzi, e vide la partecipazione di dodici artisti, tra solisti e band, tutti molto bravi con un tasso di preparazione decisamente elevato: dal rock energico e strascinante degli Old Boy and Trouble Shuffle a quello punk dei giovanissimi Melodrammatic Folls, dalla voce raffinata della diciassettenne cantautrice Martina Valentini alla potenza vocale di Alberta Stampone, dalla dolcezza del due formato da Marta Bronzo e Manuel D’Adamo alla personalità dell’undicenne Michael Zappitelli, dall’esperienza di una band storica come gli Attack Reloaded alle barre rap di Domenico Ronzitti aka Slo-D, fino alla gruppo Kroa Taranta, giovani ragazzi di Montemitro, che con le loro tradizioni uniti al ritmo della pizzica pugliese, portarono una ventata di freschezza che coinvolse tutto il pubblico presente.
Al termine della terza serata, la giuria presieduta dal Prof. Luigi Murolo, decretò la vittoria di Michael Zappitelli, che ebbe la meglio per pochissimi voti su Alberta Stampone e Martina Valentini. A consegnare il premio, una prestigiosa opera dello scultore vastese Mario Pachioli dal titolo “Adesso”, l’Assessore ai Servizi Sociali Antonio Spadaccini.
Ospiti della serata due giovani talentuosi vastesi: Domenico D’Annunzio alla fisarmonica e Davide Di Ienno alla chitarra. Mentre la banda di Gissi si esibì nell’Inno Nazionale cantato a gran voce da tutti i presenti. Un breve saluto dal palco del Politeama anche da parte di Fabio Falcone, cantante de La Differenza.
Particolarmente affiatati i presentatori, la giovane e spigliata Francesca Tartaglia e il poliedrico quanto imprevedibile Francescopaolo D’Adamo, capaci di tenere bene il palco con i tempi giusti.
Particolarmente soddisfatto per la buona riuscita della manifestazione il “patron” Lucio Basso Ritucci: “In questi tre giorni”, dichiarò l’ideatore dell’evento, “abbiamo voluto realizzare un sogno quello interrotto venti anni fa, fare a Vasto un festival della musica che possa dare ai giovani una possibilità di comunicazione, di aggregazione sociale, di creatività musicale, di proposta culturale ed in ultimo fare in modo che moltissimi giovani della nostra città che vivono nella noia possano trovare nella musica una occupazione per il loro tempo libero”.

Lino Spadaccini






































lunedì 27 ottobre 2025

La musica di Piazzolla al Teatro Madonna dell’Asilo

Le atmosfere passionali e vibranti di Astor Piazzolla aprono la tournée autunnale della Nuova Orchestra di ritmi moderni.
Domani sera 29 ottobre, alle ore 21, presso il Teatro Madonna dell’Asilo di Vasto la Medit, ovvero la Nuova Orchestra di Ritmi Moderni diretta dal M° Angelo Valori, propone un dialogo tra la tradizione orchestrale e la libertà del jazz, con la partecipazione dei solisti Massimiliano Pitocco alla fisarmonica e Olena Lib al violino.
L’evento è organizzato da Adrimusic – Centro Adriatico Produzione Musica, in collaborazione con il Ministero della Cultura, della Regione Abruzzo, del Comune di Vasto e dell’Associazione APS Grido APS.
Il costo del biglietto è di 5 euro e può essere acquistato nel circuito ciaoticket.com oppure direttamente in biglietteria.






venerdì 24 ottobre 2025

I MALATI IMMAGINARI TORNANO CON IL SINGOLO “CRY”

Un inno darkwave alla dipendenza emotiva che traccia la nuova strada del progetto abruzzese

I Malati Immaginari tornano il 24 ottobre con Cry, un nuovo singolo disturbato, visionario e devastante. Pubblicato da Harakiri Label, il brano segna una nuova fase del progetto: più solitaria, più diretta, più feroce e, al tempo stesso, più ballabile.
Scritta da Dario Parascandolo (anima, voce, chitarra e synth) insieme al cantautore Fabio Cosimo e prodotta da Vrace (new entry del progetto iMi), Cry è un brano darkwave a 132 BPM che fonde il buio del post punk con la potenza ossessiva della dance anni ’90. Una preghiera elettronica per chi ama ballare piangendo, a metà strada tra i Joy Division e David Morales, tra chitarre distorte, synth nostalgici e beat sintetici da club decadente. Il mix e master portano la firma di Fuji, nome noto nella scena hip hop italiana.
Cry racconta lo smarrimento di chi si lascia trascinare a fondo dai propri pensieri e dalle proprie ombre, fino a desiderare di sparire. È una discesa lenta e lucida negli abissi della dipendenza emotiva, dove il dolore diventa ritmo e il pianto diventa groove. La voce di Dario è scura, intensa e drammatica e si intreccia con chitarre e synth, creando un contrasto tagliente con la cassa dritta che rende il pezzo ballabile e al tempo stesso inquieto.
“Cry è una canzone autobiografica che non consola,” racconta Dario. “È lo specchio di quando non senti più niente, e resti intrappolato nella tua testa. Esco da un periodo molto buio, in cui non vedevo via d’uscita. Ho trasformato la mia angoscia in musica per far ballare chi porta addosso un dolore invisibile e che può identificarsi nelle parole del brano”, conclude il cantautore.
Il brano è il primo tassello di un nuovo ciclo di pubblicazioni che porterà alla luce, nei prossimi mesi, il concept più tossico e oscuro mai firmato da iMi. Dopo oltre 200 concerti in tre anni e un percorso che ha già lasciato il segno nella nuova scena darkwave italiana, Cry segna la rinascita di un artista che continua a dare voce a chi “parla poco, ma sente tutto”
Cry et disponibile dal 24 ottobre 2025 su tutte le piattaforme digitali.
https://spotify.link/GPznSebLIXb






lunedì 20 ottobre 2025

“Precari e Senza Futuro”, a distanza di 12 anni pubblicato l’EP dei Precariato Armato

I Precariato Armato, band originaria di Vasto, muovono i primi passi nel 2012 grazie a Giuseppe “Peppe” Dell’Olio (voce e chitarra) e Carmine “Rocker Insane” (basso e batteria). Sono loro i fondatori e colonne portanti del sound e dell'attitudine che verrà sviluppata negli anni seguenti. A loro si aggiungerà al basso Tobia, meglio noto come "la scopa di mia zia", che invece abbandonerà il gruppo poco dopo le registrazioni nel 2012 delle prime due demo, ovvero le cover dei Nirvana e dei Lagwagon. L'uscita di Tobia darà una svolta alla band: l'ingresso del batterista Sem, grazie alla sua tecnica, contribuirà in maniera determinante alla svolta "hardcore" della band vastese.
Il periodo di attività della band è concentrata tra il 2012 ed il 2014. Facevano parte del “Punkrock Disastrous Movement”, network di band con l’obiettivo principale di lottare per far dare più spazio al Punk Rock a livello nazionale e di dare così a tutte le Band maggiore visibilità. Hanno tenuto moltissimi concerti nel centro Italia, come lo Spaccaossa Festival, nel giugno 2013 allo Zona22.
I Precariato Armato hanno dato vita ad una proposta che mischiava l'anarco-punk di matrice europea più crudo con l’hardcore melodico americano. I loro pezzi non sono mai stati pubblicati ufficialmente: solo alcuni brani sono entrati a far parte di compilation e fanzinare dell'epoca, come “Dilaga Fanzine”, “Movimento Band Emergenti Italiani 2013”, “Rumori in Cantina Compilation”, “Devastato Records Punk Hardcore vol.1” e “Umanità uguale Sfruttamento vol.1”.
Finalmente, a distanza di circa 12 anni, l’etichetta indipendente R.O.D. Records pubblica l’EP "Precari e Senza Futuro", con brani editi e inediti, registrati in studio e live, tra i quali spiccano il manifesto della band “Precariato Armato” e “Mi manca l’aria”.
L’album può essere ascoltato a scaricato direttamente sulla piattaforma Bandcamp al seguente link
https://rodrecords.bandcamp.com/album/precari-e-senza-futuro-ep




sabato 18 ottobre 2025

“Streets of St. Lo”: un omaggio poetico alla vita rurale di San Lorenzo, cuore verde di Vasto

“Streets of St. Lo”: un viaggio acustico-rock tra le radici rurali e l’urgenza emotiva della terra

Con "Streets of St. Lo", Samuele Celenza, aka One SAM Band, firma un brano che è insieme ritratto geografico ed emotivo: un’ode musicale alla contrada di San Lorenzo, piccola frazione agricola nei dintorni di Vasto (CH), ma anche un simbolico ritorno alle radici, alla terra, al significato profondo della quotidianità vissuta a contatto con la natura.
Il brano è stato scritto dall’artista stesso, che si è avvalso per la prima volta della collaborazione di Enrico Brown (@EnricoBrown88) durante le fasi di pre e post-produzione, svolte a San Salvo presso l’Home Recording Studio “Brown’s Hideout”, mentre il mastering è stato curato da Bernie di Eleven Mastering, a Busto Arsizio (Varese).
Musicalmente, il brano si muove su un’ossatura acustica, ma è tutt’altro che minimalista: le influenze rock e le dinamiche incisive conferiscono al pezzo una forza narrativa che va oltre la semplice descrizione paesaggistica. Chitarre decise, ritmo cadenzato e un’interpretazione vocale viscerale trasformano le immagini rurali in qualcosa di vivo, potente, quasi cinematografico.
Il testo – in inglese – alterna toni lirici a momenti di realismo diretto: “Silent countries / Bombastic tractors / Act as a side dish in this small strip of land” apre il brano con un linguaggio che è insieme poetico e ironico, mentre il ritornello “On the streets of S.Lo / You can slow down your soul” diventa il cuore del messaggio, un invito a rallentare, a ritrovare sé stessi in un luogo dove la vita ha ancora un ritmo umano.
"Streets of St. Lo" non è solo un tributo a un territorio, ma una riflessione più ampia sul rapporto tra uomo e paesaggio, modernità e memoria, rumore e silenzio. È un brano che unisce energia e contemplazione, in equilibrio tra la scrittura cantautorale e l'impatto sonoro di una ballad rock dal respiro internazionale.
Ideale per chi ama i brani che raccontano qualcosa di vero, con radici profonde e un sound capace di evocare spazi, odori e sensazioni reali. Un piccolo viaggio musicale che sa essere intimo, ma anche potente e autentico.




One SAM Band - Streets of St. Lo (testo)

STREETS OF St.LO
Samuele Celenza, aka One SAM Band
(02\07\2020) 

SILENT COUNTRIES
BOMBASTIC TRACTORS
ACT AS A SIDE DISH
IN THIS SMALL STRIP OF LAND

VINEYARDS AND OLIVE GROVES
ARE READY TO BE CAUGHT
PEOPLE ARE HAPPY TO COME BACK
AFTER A HARD DAY'S WORK

ALL THE SMELLS OF THE COUNTRYSIDE
INVADE AND PERVADE ALL AROUND
THE DELICACIES OF THE EARTH
ARE READY TO BE TASTED

ON THE STREETS OF S.LO
YOU CAN SLOW DOWN YOUR SOUL
ON THE STREETS OF S.LO
NOW IT'S TIME TO GO HOME

domenica 12 ottobre 2025

VastoSound T-Shirt Collection 40 – Fabio Celenza

Dopo la storica t-shirt del brand “Faffiga”, con il disegno che ritrae Mick Jagger, realizzato da Mattia Pompei, Fabio Celenza ha prodotto altre magliette che riprendono slogan di personaggi noti, doppiati con maestria e diventati ormai virali sul web. Ricordiamo “E se poi ci pensi cos’è la fica?”, “3000 megatopi”, “Oggi siamo felici”, dal brano nato in collaborazione con Cesareo, chitarrista di Elio e le Storie Tese, e “Tanto pure il Mac s’abbrucia”, t-shirt che vi proponiamo in questa occasione, con la scritta in evidenza sotto la sagoma che ricorda Bill Gates.

Fabio Celenza nasce a Vasto nel 1987. Si appassiona subito alla musica e decide da adolescente di voler fare il musicista iniziando a studiare la chitarra, tanto che arriva a laurearsi presso il Conservatorio D’annunzio di Pescara in Popular Music.
Nel novembre 2015 la svolta: Fabio per gioco realizza alcuni doppiaggi comico-nonsense di rock star internazionali, come Mick Jagger, Keith Richards, James Brown, Steven Tyler e altri.
L’effetto è dirompente e lo consacra a fenomeno della rete, portandolo a collaborare con importanti testate come Wired, Dmax, Colorado su Italia Uno e Zelig. Da ottobre 2018 è collaboratore fisso di Propaganda Live su La 7.
In occasione dei Mondiali 2022 realizza la sigla per la trasmissione Rai “Il Circolo dei Mondiali”.



mercoledì 8 ottobre 2025

Coro Polifonico Histonium: al via la XXIV edizione della rassegna musicale Bernardino Lupacchino dal Vasto

Nel fine settimana avrà inizio la 24esima edizione della rassegna musicale Bernardino Lupacchino dal Vasto. L'evento, organizzato dal Coro Polifonico Histonium con la direzione artistica di Luigi di Tullio, è diventato nel corso degli anni un appuntamento tradizionale e un punto di riferimento per la promozione e divulgazione del canto corale. 
La rassegna prenderà il via domenica 12 ottobre 2025 alle ore 19:00 nella Concattedrale di San Giuseppe e vedrà la partecipazione del Coro da Camera Polyphonia di Sofia (Bulgaria). Il Coro Diapason di Roma sarà ospite del secondo appuntamento che si terrà sabato 25 ottobre alle ore 19:00 sempre nella Concattedrale. 
Il Coro Histonium farà gli onori di casa con un breve saluto musicale in apertura dei due concerti. La rassegna è realizzata con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Vasto, con il contributo della Fondazione N.D. Luisa Altruda Muzii e di sponsor privati.
«La rassegna, giunta alla sua 24esima edizione - hanno dichiarato il sindaco Francesco Menna e l’assessore alla Cultura e al Turismo Nicola Della Gatta - testimonia il percorso di valorizzazione della cultura musicale che il Coro Polifonico Histonium Bernardino Lupacchino dal Vasto ha assunto, nel corso degli anni, come cifra specifica del suo servizio alla comunità. Siamo certi che anche quest'anno sarà offerto un livello qualitativamente alto grazie alla presenza di rinomate realtà corali ospiti che impreziosiranno l'offerta musicale a beneficio di concittadini e turisti».