Domenica 23 novembre, alle ore 18, grande Concerto d’Inaugurazione della nuova Stagione al Teatro Rossetti di Vasto con il pianista Roberto Plano.
Vincitore del Cleveland International Piano Competition e premiato ai Concorsi Van Cliburn, Honens, Geza Anda, Dublino, Valencia e Sendai, Roberto Plano ha intrapreso una carriera internazionale che lo ha portato ad esibirsi in sale quali Lincoln Center e Steinway Hall (New York), Herculessaal e Gasteig (Monaco), Wigmore Hall e St. John’s Smith Square (Londra), Salle Cortot (Parigi) e tanti altri.
Ha suonato come solista con prestigiose orchestre tra cui Houston Symphony, archi dei Berliner Philarmoniker, Kremerata Baltica, RTE National Symphony Orchestra, Konzertverein Orchestra, Festival Strings Luzern, Orchestra Sinfonica Verdi, con celebri direttori d’Orchestra quali Sir Neville Marriner, Pinchas Zuckerman, James Conlon, Miguel Harth-Bedoya, Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti. Il mensile Amadeus gli ha dedicato la copertina 3 volte (2013, 2015, 2023) allegando Cd in cui interpreta le Sonate op. 1 di Luchesi in prima registrazione mondiale, un’antologia di musiche Scriabiniane e gli ultimi brani per pianoforte di Schubert. Ha inciso più di 20 dischi per Sipario, Azica, Arktos, Concerto e Brilliant Classics, ed è di recente pubblicazione il suo disco di debutto per Decca con l'incisione integrale delle Harmonies Poetiques et Religieuses di Liszt, opera che mancava nel catalogo della grande casa discografica inglese da più di 50 anni.
Ha tenuto Masterclasses nelle maggiori Università americane, in Giappone, a Taiwan e a Singapore. Per i suoi meriti artistici è stato invitato dal Senatore Thad Cochran presso lo U.S. Capitol a Washington e nominato Socio Onorario dal Lions Club Varese Prealpi, che già gli aveva assegnato il Premio Lumen Claro. È stato definito dal Chronicle il “Pavarotti del pianoforte” per il suo liricismo, definito l’erede di Rubinstein e Horowitz dal commentatore radiofonico di Chicago P. Harvey e additato come uno tra i più grandi interpreti di Scriabin dal critico americano John Bell Young. Il NY Times ha scritto di lui: “Questo pianista italiano ha mostrato una maturità artistica che va ben oltre la sua età anagrafica; una meravigliosa purezza e una padronanza delle suggestioni più profonde hanno caratterizzato le sue interpretazioni. Plano ha dato dimostrazione di virtuosismo levigato a livelli di competizione tanto quanto di profondità musicale”. Nell'autunno del 2016 è diventato il primo pianista italiano chiamato a ricoprire il ruolo di titolare di una Cattedra di Pianoforte della Boston University, e nel 2018 è stato insignito - anche in questo caso primo musicista italiano - dell’American Prize.
Posto unico € 20 (studenti € 15)
Apertura del botteghino del teatro un’ora prima del concerto.

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