La pubblicazione del brano “Ora è tardi” segna il debutto discografico di “Lacudio”, un nuovo progetto musicale che nasce dall'esigenza di esplorare territori sonori intensi e viscerali, fondendo influenze che spaziano dal rock alternativo italiano al grunge internazionale dando voce a testi diretti e introspettivi, raccontando fragilità, contraddizioni e slanci emotivi senza filtri.
Lacudio è il solo project di Claudio Carluccio, musicista poliedrico e indipendente che, dopo svariati percorsi musicali come MilkShake, Old Boy, Shadoworld e svariate partecipazioni in altre band, ha deciso di intraprendere un nuovo percorso artistico in italiano. Questo progetto segna un punto di ripartenza musicale per Claudio dopo diversi anni di assenza dalla scena, rappresentando un ritorno alla propria essenza creativa e alla necessità di esprimere senza compromessi la propria visione artistica.
Qualche giorno fa sui social Claudio Carluccio aveva scritto «Se ti sono piaciuti i Milkshake, dovrai ascoltare anche Lacudio!». Ed aveva perfettamente ragione! C’è un filo sottile che lega i due progetti: la musica, quella suonata e raccontata, carica di energia ed emozioni che porta con sé.
Lacudio è l’anagramma del nome di battesimo di Claudio Carluccio, forse non originalissimo come idea, ma che rende al meglio quello che vuole esprimere con questo progetto molto autobiografico.
Nel brano l’artista abruzzese suona tutti gli strumenti, ad eccezione della batteria affidata a Mario Serrecchia (Le Scimmie, Joyville, Requel, Red Parsec, ecc.). «La canzone esplora il tempo che sfugge, le opportunità forse perdute e la frustrazione di non poter tornare indietro – spiega Lacudio – Ma al contempo, riconosce come le crisi e le difficoltà siano fondamentali per la nostra crescita. Un paradosso in cui diventiamo ciò che siamo anche grazie agli errori. È un invito a confrontarsi con il cambiamento, scoprendo che nella sofferenza si nasconde sempre un'opportunità di evoluzione».
Il brano è stato registrato, come si diceva una volta “in presa diretta”, nella piccola home recording “Dog House”, ed esce in demo version. «Questo brano e i prossimi vedranno così la luce – precisa l’artista abruzzese – Un'attitudine folk se vogliamo, un po’ punkettona... ma di certo più autentica, priva di auto tune. L'unico effetto è la vita».
Lacudio ha già diversi brani pronti, ma le uscite saranno sempre singole e spalmate nel tempo, per dare al brano maggiore attenzione e all’ascoltatore la possibilità di gustarsi al meglio il prodotto, evitando la possibilità di “skippare” alcuni brani.
Questo è un grande periodo di fermento creativo per Claudio Carluccio. Lacudio è soltanto uno dei progetti musicali: in cantiere, ce ne sono già altri che, prima o poi, vedranno la luce. Intanto, entro fine anno uscirà il suo primo libro "Incontri", un viaggio profondo, visionario e a tratti inquietante nel cuore della mente umana.
A questo punto non resta che gustarci “Ora è tardi”, ma già sale la voglia di ascoltarla dal vivo.
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