martedì 12 settembre 2023

"Punk in Vasto" un vero e proprio inno alla generazione punk vastese

Nel 1996, per l'etichetta X Records, viene pubblicato l'album d'esordio degli Oltretorrente, band punk parmense. La prima traccia del disco, "Punk in Vasto", rappresenta un omaggio alla nostra città e un vero e proprio inno per la generazione punk vastese.

«Punk in Vasto era un po' il nostro inno di quell'epoca – ricorda Alessio Marianacci – con riferimenti alle dinamiche giovanili dell'epoca: Vasto Marina e la rotonda per i "fighetti" e le cantine per i "punk". Per quanto riguarda la scena sotterranea punk vastese di allora c'erano soprattutto gli Egg Ebb (1994) di Alessio Natalizia, che successivamente ha intrapreso una carriera molto interessante nella musica internazionale e che ora vive a Londra».

Inizialmente appare evidente il collegamento degli della Oltretorrente con Vasto, con la memoria che riporta ad Antonio Cieri, tra i protagonisti delle barricate del 1922. Sarà l'anarchico vastese, infatti, a comandare il settore a Borgo Naviglio, considerato il più esposto all'attacco fascista.

In realtà, il brano nasce durante un tour effettuato nella nostra regione nel 1995. «Con gli Oltretorrente – racconta Bufo (Francesco Bufano), voce e chitarra della band nonché autore del brano insieme a Bruno Ilariuzzinel 1995 avevamo fatto un tour in Abruzzo. Ed eravamo ospiti di un amico vastese, Mario, citato anche nel brano. Era stata organizzata una manifestazione al Muro delle Lame, e noi eravamo il gruppo principale della serata. Poi in realtà il concerto è saltato a causa del maltempo. Eravamo con un bel gruppo di amici che ci avevano seguito a Vasto e la canzone racconta un po' di quel periodo. Da quella tournée, da quella situazione, è nata la canzone».

Piermichele Pollutri, vastese, trapiantato a Parma da molti anni, tra l'altro autore di "Parma 25 agosto 1972. Omicidio di Mariano Lupo" e altri saggi di notevole spessore, ricorda molto bene quel periodo: «Nell'estate del 1995, verso fine luglio, presso la pista di atletica della Frana, si doveva tenere il concerto del gruppo parmigiano Oltretorrente. Una formazione di 5 ragazzi che facevano post-punk rock. Il concerto era organizzato in occasione della Festa di Liberazione. All'interno dell'evento erano previste presentazioni di libri, grigliate e incontri con esponenti politici locali e nazionali. Benché non schierati con nessun partito, ma di orientamento antifascista e popolare, gli Oltretorrente accettarono di suonare alla festa».

È sempre Piermichele Pollutri a spiegare la genesi del brano: «"Per le tue splendide notti in bianco giù in picchiata come kamikaze…", da Vasto su, dopo cena, veloci a Vasto Marina prima dell'afflusso. Il gruppo durante il soggiorno vastese alloggiava in una traversa di via delle Croci. Il riferimento a Calcutta richiama la situazione di promiscuità e di arrangiamento della casetta affittata per una settimana dai membri della band. "È l'alba quando Mario fa irruzione". L'affittuario, Mario, una mattina presto, si presenta in casa perché molti vicini si lamentano del via vai e della musica fino a tardi. Poi capisce la situazione e li fa stare altri due giorni. "Dormi Jimmy Dread dormi dormi che non è successo niente", sì, Mario ha fatto il burbero, quando ha visto che su cinque posti letto in realtà c'erano dodici persone, ma poi ha capito. Era il giorno prima del concerto. Iniziava a piovere sul serio. Molti ragazzi arrivavano da Parma o tornavano dal salento e si erano dati appuntamento a Vasto per il concerto degli Oltretorrente. Dovevano arrivare circa quaranta persone: alcuni dovevano dormire in tenda alla Grotta del Saraceno e altri a Vasto Marina, ma la pioggia forte e fitta aveva fatto saltare i piani e le tende dei ragazzi. Il riferimento a zio Guido, si riferisce all'osteria presente alle Croci, dove si prendeva il vino bianco con gassosa di Perrozzi in bottiglia di vetro. Un quartino o mezzo litro. "Piange la gola mentre perdi la partita", si riferise alle passatelle fatte in casa, solitamente nei fine settimana e non solo, da un gruppo di vastesi che studiavano a Parma. "Gigi, Tommaso, chi è sotto e chi è padrone / Gheneral Gheneral bevi tutto fino all'ultimo", per i continui screzi e sfide della passatella ed il rispetto dell'olmo. "Piange la gola mentre perdi la partita", chi rimaneva olmo gli piangeva metaforicamente la gola mentre guardava in tv le partite di calcio. Per le strade di Vasto scendevano i capelloni con le creste e il gruppo spesso andava a fare colazione molto tardi per le strade del centro. "Punk in Vasto" nella discesa di via delle Croci o via Valloncello. L'appuntamento per la colazione era a largo De Litiis per andare alla Vastese a prendere le paste. Il riferimento a Piero che spara è collegato al brano "Spara Jurij", tratto dall'album dei CCCP - Fedeli alla linea. "La rotonda brucia", è riferita alla Rotonda di Vasto Marina, svago post-passatella e tour obbligato per fare un giro la sera. "Teo Tatù e Meo lo Zoppo se ne vanno a spasso sul Gran Gasso", Teo Tatù (nomignolo dato ad un tatuatore molto bravo) e Meo lo Zoppo (nomignolo di Matteo, uno degli amici del gruppo, infortunato ad una gamba a causa di un piccolo incidente) decidono di andare a fare un giro verso il Gran Sasso, per mangiare arrosticini e vedere le montagne che osservavano dalla spiaggia di Punta Penna mentre facevano il bagno. La citata canzone "Simme brigante e facimme paure" è cantata da un gruppo di vastesi. Siamo andati in sala di registrazione con loro. Hanno scelto questo motivo perché spesso cantavamo nelle serate allegre questa canzone in gruppo con la chitarra del Gheneral e di Gigi, e tamburelli vari, oltre ai canti vastesi».

L'Album degli Oltretorrente, dal titolo omonimo, esce nel 1996 con uno straordinario successo di pubblico, soprattutto nell'area emiliana. Ma ben presto il progetto iniziale prenderà una nuova direzione. Dalle ceneri degli Oltretorrente, nell'autunno del 1998, nasce Karne Murta. Nata come band ska-punk, nel corso del tempo si è aperta alle influenze più disparate, dallo swing al raggae, dal rock'n'roll al funk: in un'unica parola Skatchanka, così come piace definirla dal gruppo.


Oltre a Bufo (voce e chitarra), Garrincha (chitarra), El Indio e Ollio (fiati), Mr Tinx (percussioni), la formazione viene completata da Dr. Quinz (basso), alias Gigi Quinzio (il Gigi citato nel brano "Punk in Vasto"), vastese, trasferitosi a Parma all'età di diciannove anni, figlio del professore Camillo Quinzio, insegnante di matematica e fisica in diversi istituti superiori di Vasto.

Grazie ai contatti di Gigi con persone e locali di Vasto, numerosi sono stati i concerti tenuti da Karne Murta nella cittadina adriatica: ricordiamo quella del 4 agosto 1999 presso la Rotonda di Vasto Marina, nell'agosto del 2007 presso i giardini di Palazzo Genova Rulli, nel 2010 presso l'Isla Mujeres, ed ancora presso il Bar Ferri a Punta Penna nel 2012 e 2013, a piazza Caprioli nel 2012 ed al Bau Bar nell'agosto 2016, oltre alla partecipazione all'ottava edizione del Supernova Festival (2013) presso il Beat Cafe di San Salvo Marina.

Lino Spadaccini



PUNK IN VASTO

Per le tue splendide notti in bianco
Giù in picchiata come kamikaze
Vasto Marina se la mena ma Carunchio non perdona
Spara Piero spara
Gigi, Tommaso, chi è sotto e chi è padrone
Gheneral Gheneral bevi tutto fino all'ultimo ooohhhooo
PUNK IN VASTO
Fuori quando tramonta il sol
Calcutta da zio Guido
È notte, la sirena della pula fa da colonna sonora
La rotonda brucia
Piange la gola mentre perdi la partita
Pagherai pagherete tutto quanto fino all'ultimo ooohhhooo
PUNK IN VASTO
Tutti fuori con le mani in alto
È l'alba quando Mario fa irruzione
L'aria è pesante, devo farlo, devo bere due campari
Me ne sto in coma
Dormi Jimmy Dread dormi dormi che non è successo niente
Nessun problema
Solo che
Teo Tatù e Meo lo Zoppo se ne vanno a spasso sul Gran Gasso
Bravo Meo tieni duro molto duro
Simme brigant' e facimme paure
Ca' sta musica sà da' canta' fino all'ultimo ooohhhooo
PUNK IN VASTO



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