A cinque anni di distanza da “An Gorta Mór”, gli Ifsounds, storica band molisana fondata nel 1993 da Dario Lastella, pubblica per l’etichetta americana MRR un nuovo album concettuale, incentrato sui drammi della contemporaneità, in particolare della pandemia.
Il lockdown ha ispirato gli Ifsounds nella ricerca di un veicolo che evocasse relazionalità e contatto con il prossimo. Un contatto perso per motivi sanitari e ricostruito in musica anche attraverso la coralità: «La pandemia ha sconvolto le nostre vite, mettendo in discussione tutti gli aspetti delle nostre esistenze, anche i più banali ̶ afferma la band ̶ Oggi sembra tutto passato e in parte sto notando una certa tendenza a rimuovere dalla mente le sensazioni vissute durante quei due anni da incubo, ma credo che quello sia stato il periodo globalmente più assurdo, alienante e distopico attraversato dalla nostra generazione. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere in musica e parole le sensazioni e le paure di quei giorni, che hanno condizionato in maniera così drammatica le nostre azioni quotidiane e che hanno cambiato irreversibilmente il nostro mondo e noi stessi. E lo abbiamo fatto attraverso la musica corale, il genere che, per definizione, richiede il contatto più stretto tra le persone che avevamo ormai perso».
La suite “MMXX”, della durata di 24 minuti, circa la metà dell’intero disco, è composta da nove movimenti, con testo in italiano. Per una migliore comprensione e per capire meglio la grandezza e la complessità del brano, è consigliabile l’ascolto seguendo il testo presente sul booklet, sul sito della band oppure direttamente sul canale youtube.
Un coro di voci polifoniche a cappella, che ricorda molto una piccola ensemble medievale, lascia il posto a testi sacri o profani per introdurci ad una triste realtà moderna, molto attuale, che ha coinvolto tutti noi, nessuno escluso.
Il tempo modula gli eventi,
singhiozza lacrime di giorni persi.
Il tempo regola i bisogni.
Il tempo sposta i sogni,
ristagna in isole su mari eterni.
Il secondo movimento si apre con l’organo suonato da Lino Giuliano seguito dalla voce del lead vocal Runal:
La paura ha il colore di un’alba distorta sull’umida terra di marzo.
Il silenzio circonda le strade e le piazze in un ultimo cinico abbraccio.
Le mani tue nascondi da me, lo sguardo non lo può evitare.
Le mani mie nascondo da te, il male non si può spiegare.
Ascoltando la musica, immersi tra polifonia, variazioni rock, prog, fino ad accenni prog jazz, e seguendo il testo, che dimostra ancora una volta le ottime qualità di scrittura di Dario Lastella, si viene trasportati in un viaggio fatto di emozioni, ricordi, sensazioni, momenti bui che hanno occupato e rubato anni preziosi della nostra vita lasciandoci sulla pelle e nello spirito numerose cicatrici.
Grida cupa nel silenzio una sirena senza umanità.
Splende, acceca e va,
trafigge il ventre della mia città, senza pietà.
Dimmi perché, dimmi perché
nel silenzio tutto crolla intorno a me!
Io resto seduto in una stanza,
stupito che speranza significhi distanza da te,
amore mio lontano stringi forte la mia mano
Perché è solo un’epoca sospesa,
solo una triste e lunga attesa
di quando il deserto fiorirà.
Terminato l’ascolto, già vien voglia di riascoltare tutto da capo per apprezzarne appieno le potenzialità e la ricchezza musicale che il brano offre, e per coglierne tutti gli quegli aspetti che sfuggono ad un primo veloce ascolto.
Completano l’album “The Collector”, “Stendhal Syndrome”, “Kandinskys Sky” ed il lungo brano strumentale “MMXXII”.
Ottima la prova di tutti i musicisti, a partire da leader della band Dario Lastella (chitarre, basso, sintetizzatori, voci), dal folto gruppo vastese formato da Runal (voce solista), presente negli Ifsounds dal 2013, e dai nuovi esperti “acquisti” Lino Giugliano (piano, organo, tastiere e sintetizzatori), già presente come guest nel precedente album e nei live, e Italo Miscione (basso). Completano la formazione Lino Mesina (batteria) e Ilaria Carlucci (voce solista e cori).
Ricordiamo anche la presenza di Claudio Lapenna, insieme a Lastella sin dalle origini della band (piano in Kandinsky’s Sky e voce in “MMXX”), e Mariano Gramegna, Nadezhda Chalykh e Giovanni Liberatore voci in “MMXX”.
Alla fine del 2010 gli ifsounds pubblicano “Apeirophobia”. L’album viene accolto positivamente dalla critica e ottiene una nomination come Best Italian Album ai ProgAwards. La canzone “Aprile” viene scelta dalla There is Hope per la compilation benefica "Strength", i cui ricavati sono destinati alle popolazioni del Giappone colpite da un terribile terremoto e tsunami.
Nel 2011 esce l’EP “Unusual Roots” con due grandi collaborazioni: la leggenda dell’hard rock Phil Naro (Talas, CRISS, DDrive…), e Andrea Garrison.
Nel 2012 la band pubblica “Red Apple”, tratto dal romanzo "Mela Rossa" di Dario Lastella. Nel 2013 dopo un importante cambio di formazione gli Ifsounds rinascono e cominciano a lavorare a “Reset”, che uscirà nel 2015 nella doppia versione italiana e inglese.
Nel 2018 pubblicano “An Gorta Mór”. Nel 2021, dopo lo stop forzato a causa della pandemia, si mettono al lavoro per il loro ambizioso settimo album, “MMXX”, pubblicato da MRR nella primavera del 2023.
Link utili
https://www.ifsounds.com/
https://www.facebook.com/ifsounds
https://ifsounds.bandcamp.com/
instangram: @ifsoundsband
Per ascoltare “MMXX”
https://www.youtube.com/watch?v=u0jJ0uo6wcw
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