giovedì 28 luglio 2022

Siren Fest, il ricordo di un grande Festival

In questi giorni avremmo dovuto parlare della nuova edizione del Siren Fest, degli headliner che avrebbero calcato il palco di piazza del Popolo e delle band che si sarebbero alternate nelle altre location: quella del cortile di Palazzo d’Avalos, dei Giardini d’Avalos e di piazza San Pietro.
Invece ci troviamo qui a ricordare la fine di un grande Festival, l’unica vera manifestazione organizzata nella nostra città con una risonanza internazionale, che ha avuto il merito di portare a Vasto grande nomi della musica (The National, Mogway, Editors, Baustelle, P.I.L., Calcutta, Motta, Cosmo, John Grant, Cabaret Voltaire, dEUS, Notwist e Thurston Moore Group, solo per citarne alcuni), oltre a tantissimi giovani e appassionati di musica provenienti da ogni parte d’Italia.
Eppure solo nel dicembre del 2019, dopo la mancata edizione e prima del lockdown, il sindaco di Vasto si esprimeva in questi termini: “Il Festival è diventato un appuntamento di rilevanza internazionale che ha portato la nostra città alla ribalta del panorama musicale europeo ed internazionale. Un evento consolidato dell’estate vastese, con la presenza di migliaia di persone, appassionate del genere musicale indie-rock, provenienti dall’Italia e dall’estero che avranno l’occasione di rilassarsi sulle nostre spiagge, godere delle bellezze del centro storico e del nostro mare”.
Nonostante il covid, seppur in tono minore, il Festival è resistito per altri due anni.

Colapesce

Ma le parole espresse qualche settimana da Licia Fioravante, hanno sancito la definitiva chiusura al Siren Fest. “Il compito dell’amministrazione comunale”, ha spiegato l’assessora al turismo, come da nota riportata su chiaroquotidiano.it, “è vagliare con meticolosità, attenzione e parsimonia le proposte. Oltre al corrispettivo economico da 100mila euro, la Stardust ci ha chiesto l’esclusività della somministrazione di cibi e bevande e su vari altri fronti. Inoltre, nell’offerta non venivano indicati gli artisti che avrebbero preso parte a questa edizione, per questo non abbiamo accettato una proposta a scatola chiusa. Ho anche inviato una Pec alla Regione Abruzzo, agli assessori e ai consiglieri regionali per chiedere sostegno ai fini del reperimento dei fondi necessari e indispensabili. In questo senso, ho anche fatto numerose telefonate. Fino a ieri sono stata in contatto con Louis Avrami per addivenire a un compromesso”.
Non sapremo mai quello che realmente è successo tra le parti, l’unica cosa certa è che Vasto ha perso un grande Festival.
La speranza è che nei prossimi mesi, le parti possano tornare a dialogare per riuscire a trovare un punto d’incontro e riportare a Vasto il Festival che abbiamo vissuto e apprezzato, osannato indistintamente da tutta la stampa nazionale.

Lino Spadaccini

Ghali

Baustelle

P.I.L.

Editors

Calcutta

Ghostpoet

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