Domani sera, 22 dicembre, alle ore 21, presso la chiesa del Carmine a Vasto, il Coro Polifonico Stella Maris, diretto dal M° Paola Stivaletta, e l’Ensemble Stella Nova, presenteranno il concerto di musica medievale dal titolo “STELLA NOVA ‘N FRA LA GENTE”.
Il concerto sarà anche l’occasione per presentare il nuovo CD “Laudar vollio per Amore”, realizzato dal Coro Polifonico Stella Maris e dell’Ensemble Stella Nova. CD realizzato in omaggio a San Francesco per l’Anno Francescano 2026, ricorrenza dell’ottavo centenario della morte del Santo Patrono d’Italia.
"Laudar vòllio per Amore” è un omaggio musicale a San Francesco d’Assisi per celebrare gli otto secoli dal Cantico delle Creature; un progetto nel solco dello studio e della diffusione della musica antica che il nostro direttore Paola Stivaletta e la nostra associazione portano avanti con impegno da tanti anni.
I brani di questo CD sono Laudi devozionali e propongono un viaggio sonoro nel cuore della spiritualità francescana, tra arte, devozione e lingua popolare; sono componimenti poetico-musicali religiosi in lingua volgare, primo esempio a noi pervenuto di brani non in latino come per la musica preesistente, brani popolari e accessibili musicalmente che per semplicità e spiritualità sono profondamente vicini allo spirito francescano. Queste Laudi sono tratte dal Laudario di Cortona, un manoscritto
musicale in pergamena della seconda metà del XIII secolo, rinvenuto nel 1876 e conservato oggi presso la Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca della città di Cortona; è la più antica collezione conosciuta di musica italiana in lingua volgare, contiene 66 laudi di cui 46 sono accompagnate da notazione musicale.
I temi trattati sono principalmente religiosi, focalizzati sulla Madonna e le festività del calendario liturgico come Natale e Pasqua, ma includono anche la devozione a santi e insegnamenti morali.
La musica e i testi del Laudario sono un importante esempio di integrazione tra sacro e popolare, un esempio di come elementi della tradizione come ritornelli di danze e canti del popolo si integrassero con la musica liturgica preesistente (come le melodie del gregoriano) creando una forma di devozione accessibile e sentita.

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