Erano i primi anni Novanta, quando Lucio Basso Ritucci, Assessore alle politiche Giovanili della Città del Vasto, lanciava l’idea di realizzare il Festival della canzone e volti nuovi Una Città in Musica, con un duplice obiettivo: “Dare una giusta valorizzazione ai fermenti musicali presenti sul territorio e creare momenti di incontro e di aggregazione tra i giovani”.
La prima edizione, andata in esce dal 22 al 26 gennaio 1992, fu un enorme successo di critica e di pubblico, con centinaia di giovani vastesi che affollarono ogni angolo del Cine-Teatro Globo.
Tra i brani presentati ricordiamo “Incontro impossibile”, la canzone vincitrice scritta da Pino Borromeo e Peppino Forte, interpretata da Marina Giarrusso, “Green” dei Climax, classificati al secondo posto, “Se ti capitasse”, scritta da Bocaletto e Bellafronte, interpretata dal giovane Virginio Galizia, classificato al terzo posto, “Una fabbrica rock”, scritta da Leano Di Giacomo e Raffaele Bellafronte, interpretata da Loriano Raspa, ed ancora “Musica” di Marco Colella, “Squillo” di Stefano Coduto, “Sweet Mama” della Daymon Blues Band, e “Dove sei” di Auro Zelli.
Tra gli altri partecipanti, ricordiamo il duo Di Zio-Di Tonno, con il musicista pescarese Giò Di Tonno, presente anche nella seconda edizione, come Giò Di Tonno e Sangue Mediterraneo, futuro vincitore del Festival di Sanremo nel 2010, Brown Sugar, Vanessa Cetrullo, Stefano Comparelli, Franco D’Armi, Stefano Coduto, Andrea Desiato, Red Diamond, Lara Molino, Keimon, Arca, Antonella Belgrado, Lucio e Francesco & Band, Liborio Di Pietro, Giorgio Goglione, Rock Boys e Sweet Ensemble. Nel ruolo di presentatori si sono avvicendati Gigi D’Ercole e Tiziana Saviozzi. Alla regia Nico Ronzitti.
Per l’occasione venne realizzata una musicassetta, curata da Peppino Forte, contenente gli otto brani finalisti e la sigla della manifestazione “Dai una mano anche tu”, scritta ed interpretata da Auro Zelli.
Sull’onda del grande successo, nel marzo dell’anno successivo, venne organizzata la seconda edizione, ma non tutto andò nel verso giusto.
Le premesse erano buone, grazie a concorrenti di buon livello, alcuni dei quali provenienti da Firenze, Verona, Bologna, Isola d’Elba e Molfetta. Presentatore della manifestazione Pietro Bontempo (affiancata da Francesca Sabatino), oggi affermatissimo regista e attore teatrale e di cinema, ma all’epoca ancora poco conosciuto. Gli organizzatori volevano un festival “trasgressivo”, e pensarono ad un presentatore che si sarebbe mostrato sul palco nelle varie età della vita: da giovane quindicenne a distinto cinquantenne, ricalcandone i gesti, il modo di parlare e di vestire. “Chi è qui in sala o è parente dei concorrenti o spera di rimorchiare”, questa fu una delle prime frasi pronunciate dal palco. Tutto ciò non venne compreso dal pubblico, che ricoprì di sonori fischi e insulti il povero presentatore che, a sua volta, cominciò a rispondere alle provocazioni indisponendo ancor di più il pubblico. Durante la seconda serata, minacciò addirittura di mostrarsi “nature”. Il conduttore però non andò oltre la camicia ed i pantaloni, rimanendo in boxer davanti al pubblico allibito.
“Basta che se ne parli”, ammonì Ercole D’Ugo, uno degli organizzatori della manifestazione, ricordando un vecchio aforisma di Oscar Wilde, e se ne parlò anche in Consiglio comunale, dove vennero rivolte delle interpellanze al Sindaco per l’immediata sospensione del Festival.
La vittoria andò al quindicenne sansalvese Virginio Galizia, che interpretò il brano “Immagina”, scritto da Auro Zelli. Piazze d’onore alla lancianese Gabriella Suriani ed a Giò Di Tonno e Sangue Mediterraneo. Il trofeo “Adesso”, al miglior brano inedito, venne assegnato a Massimo Pennisi, proveniente dall’Isola d’Elba. Tra gli altri artisti partecipanti ricordiamo i Keimon, Clama, Stefano Comparelli, Climax, Phoenix, Cock Crow, Eden, Andrea Desiato e Virus.
Dopo una sosta temporale durata vent’anni, nel gennaio 2012 Lucio Ritucci, volle riproporre al pubblico vastese il suo festival. La terza edizione di Una Città in Musica andò in scena presso il Politeama Ruzzi, e vide la partecipazione di dodici artisti, tra solisti e band, tutti molto bravi con un tasso di preparazione decisamente elevato: dal rock energico e strascinante degli Old Boy and Trouble Shuffle a quello punk dei giovanissimi Melodrammatic Folls, dalla voce raffinata della diciassettenne cantautrice Martina Valentini alla potenza vocale di Alberta Stampone, dalla dolcezza del due formato da Marta Bronzo e Manuel D’Adamo alla personalità dell’undicenne Michael Zappitelli, dall’esperienza di una band storica come gli Attack Reloaded alle barre rap di Domenico Ronzitti aka Slo-D, fino alla gruppo Kroa Taranta, giovani ragazzi di Montemitro, che con le loro tradizioni uniti al ritmo della pizzica pugliese, portarono una ventata di freschezza che coinvolse tutto il pubblico presente.
Al termine della terza serata, la giuria presieduta dal Prof. Luigi Murolo, decretò la vittoria di Michael Zappitelli, che ebbe la meglio per pochissimi voti su Alberta Stampone e Martina Valentini. A consegnare il premio, una prestigiosa opera dello scultore vastese Mario Pachioli dal titolo “Adesso”, l’Assessore ai Servizi Sociali Antonio Spadaccini.
Ospiti della serata due giovani talentuosi vastesi: Domenico D’Annunzio alla fisarmonica e Davide Di Ienno alla chitarra. Mentre la banda di Gissi si esibì nell’Inno Nazionale cantato a gran voce da tutti i presenti. Un breve saluto dal palco del Politeama anche da parte di Fabio Falcone, cantante de La Differenza.
Particolarmente affiatati i presentatori, la giovane e spigliata Francesca Tartaglia e il poliedrico quanto imprevedibile Francescopaolo D’Adamo, capaci di tenere bene il palco con i tempi giusti.
Particolarmente soddisfatto per la buona riuscita della manifestazione il “patron” Lucio Basso Ritucci: “In questi tre giorni”, dichiarò l’ideatore dell’evento, “abbiamo voluto realizzare un sogno quello interrotto venti anni fa, fare a Vasto un festival della musica che possa dare ai giovani una possibilità di comunicazione, di aggregazione sociale, di creatività musicale, di proposta culturale ed in ultimo fare in modo che moltissimi giovani della nostra città che vivono nella noia possano trovare nella musica una occupazione per il loro tempo libero”.
Lino Spadaccini
.jpg)


.jpg)
.jpg)
.jpg)







.jpg)
.jpg)
.jpg)


Nessun commento:
Posta un commento