E. et S. – Canzoni d’Amore, d’Amicizia e Passione, CD, 2020
Gli E. et S., acronimo di Esse et Superesse, sono una band storica vastese nata nel 1984, formata da Giancarlo Di Pietro, voce, Tino Febbo al basso, successivamente sostituito da Adone Del Negro, Giuseppe Laccetti alle tastiere, Gennaro Brevetti alla batteria, e Francesco Labricciosa, talentuoso chitarrista, che ha lasciato la band dopo pochi anni per seguire la vocazione religiosa.
“Abbiamo definito il nostro genere CULTULIA, cioè un misto tra cultura e psichedelia”, in questo modo si definiva la band nel 1985, in occasione della partecipazione alla manifestazione canora Due Note a Vasto.
I primi anni sono stati particolarmente proficui ed hanno segnato l’uscita di due ottimi 45 giri “Prologo/Già non perdersi ma credere in sé”, pubblicato nel 1986 per l’etichetta Dog, e “Tecum Eroticherei/Aggiungi un battito al mio cuore”, del 1990 per la BMD Records di Vasto.
Dopo diversi cambi di formazione e tanti concerti in zona e fuori regione (ricordiamo in particolare quello memorabile al Palladium di Roma), la band si scioglie. “Disillusioni artistiche”, come afferma Giancarlo Di Pietro, oltre che agli impegni professionali dei vari componenti, sono alla base di questa scelta sofferta.
Dopo circa un quarto di secolo di silenzio musicale, per iniziativa di Giancarlo Di Pietro, gli E. et S. hanno nuova vita. “Dal 2018”, spiega l’anima della storica band, “ho ripreso per diletto a registrare le mie canzoni, grazie a Domiziana, mia figlia nonché mia fan, fautrice di buone intenzioni e coautrice di idee musicali, ed a Luca, un mio ex paziente ‘rockettaro dark-waver bolognese’, che, in modo minimalista ed elementare, mi ha insegnato ad usare alcuni programmi per l'home recording. Accompagnato da loro, mi sono riavvicinato e riappassionato alla musica che avevo lasciato in sospeso...”.
Insieme alla figlia Domiziana, Giancarlo Di Pietro ha riarrangiato alcuni brani, qualcuna suonata durante le prove, o dal vivo in concerto, oltre a rimasterizzare quelle registrate in studio. Sono nati così, fino ad oggi, 2 CD ed un EP a nome E. et S. Salon indien (per onorare anche la memoria di Tino Febbo, recentemente scomparso, bassista ed ideatore del nome Salon indien).
“Il primo CD dal titolo ‘Canzoni d’Amore, d’Amicizia e Passione’, pubblicato nel 2020”, spiega Giancarlo Di Pietro, “vuole essere quel disco autoprodotto, artigianale, di nicchia, ‘underground’, che avremmo dovuto pubblicare all'epoca su 33 giri in vinile; un continuum che contenesse anche ‘Tecum eroticherei’ e ‘Aggiungi un battito al mio cuore’, usciti già su 45 giri, orientato verso sonorità pop elettroacustiche, gradevoli ed orecchiabili”.
Quattordici le tracce presenti, a partire da “Carpe Diem”, fino ad “Aggiungi un battito al mio cuore”, passando per altri brani storici come “Lacrime Stop”, “Padroni del nostro tempo”, “Qui come il paradiso” e “La ballerina”, registrata live al Politeama Ruzzi di Vasto.
Un album consigliato non solo a chi ha conosciuto gli E. et S. nel loro periodo d’oro, quando a Vasto cominciavano a nascere i primi gruppi di musica indie indipendente, come gli Aut Aut di Umberto Palazzo, Eugenio Aveta, Roberto Di Virgilio e Luigi La Verghetta oppure gli Attack di Angelo Canelli, Vittorio Patriarchi, Angelo Celenza, Luigi La Verghetta e Danilo Laccetti, ma anche ai tanti giovani appassionati di musica, che vogliono arricchire il proprio bagaglio musicale approfondendo un periodo storico fondamentale per la musica vastese.
“Abbiamo definito il nostro genere CULTULIA, cioè un misto tra cultura e psichedelia”, in questo modo si definiva la band nel 1985, in occasione della partecipazione alla manifestazione canora Due Note a Vasto.
I primi anni sono stati particolarmente proficui ed hanno segnato l’uscita di due ottimi 45 giri “Prologo/Già non perdersi ma credere in sé”, pubblicato nel 1986 per l’etichetta Dog, e “Tecum Eroticherei/Aggiungi un battito al mio cuore”, del 1990 per la BMD Records di Vasto.
Dopo diversi cambi di formazione e tanti concerti in zona e fuori regione (ricordiamo in particolare quello memorabile al Palladium di Roma), la band si scioglie. “Disillusioni artistiche”, come afferma Giancarlo Di Pietro, oltre che agli impegni professionali dei vari componenti, sono alla base di questa scelta sofferta.
Dopo circa un quarto di secolo di silenzio musicale, per iniziativa di Giancarlo Di Pietro, gli E. et S. hanno nuova vita. “Dal 2018”, spiega l’anima della storica band, “ho ripreso per diletto a registrare le mie canzoni, grazie a Domiziana, mia figlia nonché mia fan, fautrice di buone intenzioni e coautrice di idee musicali, ed a Luca, un mio ex paziente ‘rockettaro dark-waver bolognese’, che, in modo minimalista ed elementare, mi ha insegnato ad usare alcuni programmi per l'home recording. Accompagnato da loro, mi sono riavvicinato e riappassionato alla musica che avevo lasciato in sospeso...”.
Insieme alla figlia Domiziana, Giancarlo Di Pietro ha riarrangiato alcuni brani, qualcuna suonata durante le prove, o dal vivo in concerto, oltre a rimasterizzare quelle registrate in studio. Sono nati così, fino ad oggi, 2 CD ed un EP a nome E. et S. Salon indien (per onorare anche la memoria di Tino Febbo, recentemente scomparso, bassista ed ideatore del nome Salon indien).
“Il primo CD dal titolo ‘Canzoni d’Amore, d’Amicizia e Passione’, pubblicato nel 2020”, spiega Giancarlo Di Pietro, “vuole essere quel disco autoprodotto, artigianale, di nicchia, ‘underground’, che avremmo dovuto pubblicare all'epoca su 33 giri in vinile; un continuum che contenesse anche ‘Tecum eroticherei’ e ‘Aggiungi un battito al mio cuore’, usciti già su 45 giri, orientato verso sonorità pop elettroacustiche, gradevoli ed orecchiabili”.
Quattordici le tracce presenti, a partire da “Carpe Diem”, fino ad “Aggiungi un battito al mio cuore”, passando per altri brani storici come “Lacrime Stop”, “Padroni del nostro tempo”, “Qui come il paradiso” e “La ballerina”, registrata live al Politeama Ruzzi di Vasto.
Un album consigliato non solo a chi ha conosciuto gli E. et S. nel loro periodo d’oro, quando a Vasto cominciavano a nascere i primi gruppi di musica indie indipendente, come gli Aut Aut di Umberto Palazzo, Eugenio Aveta, Roberto Di Virgilio e Luigi La Verghetta oppure gli Attack di Angelo Canelli, Vittorio Patriarchi, Angelo Celenza, Luigi La Verghetta e Danilo Laccetti, ma anche ai tanti giovani appassionati di musica, che vogliono arricchire il proprio bagaglio musicale approfondendo un periodo storico fondamentale per la musica vastese.
Hanno collaborato:
Giancarlo Di Pietro, voce, chitarra, basso, synth
Domiziana Di Pietro, voce
Gennaro Brevetti, batteria, cori
Tino Febbo, basso
Nicola Mascitelli, chitarre, cori
Giuseppe Laccetti, tastiere
Panfilo D’Ercole, chitarra
Cesare Barbieri, tastiere
Dario D’Annunzio, chitarra
Adone Del Negro, basso
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