giovedì 12 maggio 2022

Giordano Di Marco - Divano di prato (testo)

DIVANO DI PRATO
Giordano Di Marco
Da Dago’s Office, 2022

È un continuo dover difendere
Le proprie posizioni.
Sono partito ieri, son tornato oggi.
A forza di guardar la luna
Ti perdi anche il dito.
A forza di pensare altrove
Non ti godi mai un sorriso.

Sul mio divano di prato
Mi stendo ad asciugare.
Sul mio divano di prato
Lasciatemi stare.

Quando senti che la vita è spenta
e poco accattivante.
Sicuramente strana ed altalenante.
Ripartirò domani, non svegliatemi ancora.
Ripartirò domani o magari resto un’ora.

Sul mio divano di prato
Mi stendo ad asciugare.
Sul mio divano di prato
Lasciatemi stare.

Se riuscissimo a campare di ciò che ci piace fare.
Viver così, tra questi grattacieli di alberi.
Se mi fermo ci penso. Ma chi me lo fa fare?
Stare sempre sul pezzo. Darci dentro ogni momento.

Sul mio divano di prato
Mi stendo ad asciugare.
Sul mio divano di prato
Lasciatemi stare.

Quegli alberi lì, sono i miei grattacieli.
Quegli alberi lì, sono i miei grattacieli.

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