lunedì 30 maggio 2022

Discografia Vastese n.210 - Stefano De Libertis

Stefano De Libertis – Veleno e Pane, CD, 2015, Only One Studio

Stefano De Libertis sin da piccolo si dedica allo studio dell’organetto. La passione per la musica lo conduce tuttavia ad imparare a suonare anche altri strumenti musicali, come la tastiera e la fisarmonica. Approfondisce lo studio del canto, altra sua grande passione e, all’età di 11 anni, debutta come musicista in occasione dei festeggiamenti di un capodanno. Nel 1998 vince Star Sprint a Fiuggi, nel 2007 è finalista al festival tenuto a Montecatini Terme “Uno su mille – voci nuove per la discografia”, e nel 2008 arriva in finale al XIV Festival di Avezzano. Due anni più tardi vince la XVI edizione della rassegna nazionale di musica leggera, arte e spettacolo di Avezzano con il brano “Jenny Sorriderà”, dedicato ad un’amica scomparsa qualche anno prima. Nel 2010 pubblica il suo primo album di inediti, dal titolo “Naufrago di un sogno”, con la collaborazione di ottimi musicisti quali Davide Marcone (batteria), Rocco Monteferrante (basso), Marco Bassi (tastiere), Miriam Conte (voce) e Fabio Celenza (chitarre).
Nel 2011 pubblica il singolo “Regalami una mail”, mentre l’anno successivo lancia il brano “Lady”, dedicato ai lavoratori e alle lavoratrici della Golden Lady di Gissi durante il presidio davanti allo stabilimento per scongiurare la chiusura dell'azienda e il conseguente licenziamento degli operai.
Nel giugno 2015, Stefano De Libertis pubblica il suo secondo album: s’intitola “Veleno e Pane” e vede una serie di collaborazioni artistiche, sia per i testi che per le musiche, tra cui quella di Roby Santini, autore del testo di tre brani presenti nel disco. Tra i musicisti, da segnalare la presenza di Andrea Di Risio (chitarra), Fabio Celenza (chitarra), Luca Santini (basso) e Fabrizio Fabiano (basso).
Bonus del disco un’autentica perla: la nuova versione di “T’aspetto a Vasto”, brano scritto da Carlo Da Vinci per il Festival della canzone Abruzzese e Molisana, e portata al successo da Gloria Christian, che la incise nel 1961. Molto bello il docuclip prodotto da OcchioMagico per la regia di Simone D’Angelo
 





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