Le voci di un’età
(Teodoro Vinciguerra)
Terra MayDay, 2019
Le scriverò
frasi d’argento,
bianchi deserti svelerò,
quello che sento.
Affronterò
mari d’inverno,
pezzi di cuore troverò
sparsi nel vento,
sparsi dal tempo.
Fotografie
in bianco e nero
sporcate da malinconie
non sembra vero.
Fiori di paglia
bruciano lenti
l’estate gela e non riscalda
queste correnti,
le mie correnti.
Vivo dentro questa mia realtà e adesso
vago tra le voci di un’età perso
sogno tempi di serenità su di me,
su di me.
Raccoglierò
fogli di noce
le mie ferite curerò
con la mia voce.
Catturerò
astri cadenti
e col calore di un falò
li vedrò spenti,
sempre più spenti.
Vivo dentro questa mia realtà e adesso
vago tra le voci di un’età perso
sogno tempi di serenità su di me,
su di me.
Lampi d’autunno
tagliano il cielo,
aprono spazi nel profondo
oltre quel muro.
Questa omertà,
voce di un canto,
fugge in silenzio e morirà
come d’incanto,
sopra il mio campo.
Vivo dentro questa mia realtà e adesso
vago tra le voci di un’età perso
sogno tempi di serenità su di me,
su di me.
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