venerdì 4 febbraio 2022

LEANO DI GIACOMO, UNA VITA PER LA MUSICA

Paroliere raffinato, ha firmato centinaia di brani per molti artisti del panorama musicale italiano

Nato e residente a Vasto, Leano Di Giacomo è stato speaker radiofonico di Radio Vasto dal 1978 al 1981. Da sempre ha coltivato la passione per la poesia ed ha pubblicato, nella prima metà degli anni ’80, ben quattro raccolte. Dal 1986 è iscritto come paroliere alla SIAE – sezione musica.
L’attività di paroliere è iniziata nel 1982 con il brano “Lentiggini”, inciso dalla RDF di Firenze. Da allora, non senza difficoltà, ha scritto molti testi incisi da artisti di musica leggera: parliamo di Franco Tozzi, Tony Dallara, Los Merenderos, Wilma De Angelis, Valerio Liboni, Auro Zelli, Gianni Drudi, Mara Meis, Antonella Giò, Alex Damiani, I Mitici, Barbara Crudo, Dino, Al Rangone, Andrea Andrei, Omar Lambertini, Banda Piazzolla, Ricky Pellegrini, Delirium Project, Little Tony Family, Jo Chiarello, Wilma Goich e tanti altri.


VS: Agli inizi degli anni ’80 hai pubblicato diversi libri di poesie e partecipato a importanti premi letterari. Quando e come è nata l’esigenza di scrivere le canzoni?
LDG: Tutto è iniziato a Fiuggi nel 1985 dove andai a presentare un mio libro di poesie, fui avvicinato da Ivano Giordani, musicista di Nilla Pizzi, il quale mi invitò ad iscrivermi alla SIAE e depositare i miei testi. Infatti, i primi testi furono musicati proprio da quel bravo compositore di Cinecittà.
VS: Come nasce il testo di una canzone?
LDG: Dipende, a volte scrivo testi e faccio musicare, proponendoli a produttori discografici e poi a cantanti.
Altre volte sono loro che chiedono a me di scrivere un brano da cucire addosso a quel cantante.
VS: I tuoi testi sono molto variegati: si passa dai testi d’amore a quelli più impegnati, dalle canzoni per bambini a brani più leggeri come “Sotto l’ombrellone” per la Banda Piazzolla.
LDG: Infatti, questo è il bello del paroliere a 360°, dipende anche dallo stato d’animo di chi scrive.
VS: Hai scritto per tanti artisti, tra cui ricordiamo Mal, Tony Dallara, Wilma De Angelis, Wilma Goich e Dino. C’è qualche brano a cui sei particolarmente legato?
LDG: Sono legato a tutti i brani, perché fatti con il cuore. Qualche artista è riuscito a pubblicare miei brani anche all’estero, sono belle soddisfazioni.
VS: Oltre alla passione per la musica, c’è anche quella per il calcio, in particolare per i colori biancorossi della vastese. Come sei riuscito a far incontrare queste due passioni?
LDG: Sono vastese, da bambino andavo all’Aragona a tifare Pro Vasto; scrivere “Cuore Biancorosso” in occasione del ritorno della squadra in serie C, è stato il minimo che potessi fare. Poi in occasione del centenario (1902-2002) ho realizzato un CD con vari brani dedicati all’evento, con pubblicazione dei brani su You Tube grazie ad alcuni tifosi. 
 

VS: Con Gianni Drudi è nata un’amicizia speciale. Oltre a “Vasto d’estate” e “Grazie Vasto”, hai scritto diversi brani di successo per lui.
LDG: Sì, ho scritto tante canzoni sia per lui che per altri artisti, nonché orchestre della romagna. È venuto a Vasto diverse volte, idem per me a Poggio Berni.
VS: Verso la fine del 2021 hai realizzato un CD, non destinato alla vendita, dal titolo “Le mie canzoni”. Di cosa si tratta?
LDG: Sì, è una raccolta delle canzoni più significative dei miei 35 anni d’autore Siae, un bel viaggio musicale, solo per collezionisti, ma chissà che in futuro non mi decido di farne un CD commerciale.
VS: Hai scritto testi per tanti artisti. Se ne avessi la possibilità, per quale big della canzone italiana ti piacerebbe scrivere?
LDG: Certo, mi sarebbe piaciuto proporre una mia canzone ad un cantante BIG al Festival di San Remo, ma non è stato mai possibile.
VS: Qual è invece il testo che avresti voluto scrivere, o l’artista di cui apprezzi particolarmente la scrittura?
LDG: Sicuramente Renato Zero.
VS: Negli ultimi anni la musica è radicalmente cambiata, così come i gusti musicali dei più giovani, più orientati verso il rap e l’hip hop. Cosa ne pensi della scena attuale?
LDG: Non penso positivo, perché amo la musica incisa su vinile e CD, non amo la musica liquida, infatti, ultimamente non ho tanta voglia di far pubblicare mie lavori on-line.
VS: Il primo amore non si scorda mai. Dal 1978 al 1981 hai condotto diversi programmi radiofonici per Radio Vasto. Da qualche anno sei tornato dietro al microfono su Radio Saba Sound con la rubrica “Canzoni dimenticate”. Parlaci di queste due esperienze.
LDG: Diciamo due belle avventure a distanza di 40 anni, ma c’è sempre la voglia di essere a disposizione degli ascoltatori. L’avventura a Radio Saba Sound è nata grazie al giornalista Pino Cavuoti, che mi ha dato l’opportunità di far parte di una bella squadra di grandi speaker. Adesso la forza sono i cantanti che mi scrivono e propongono loro brani, sono tanti i cantanti emergenti in cerca di popolarità. Nel corso del mio programma “Canzoni dimenticate”, spesso propongo canzoni incise sul lato B dei 45 giri, canzoni molto belle ma poco trasmesse. Altra particolarità della trasmissione sono i saluti alla radio da parte dei vari cantanti italiani.

Ringraziamo Leano Di Giacomo per la disponibilità e gli auguriamo ancora tanti successi all’insegna della buona musica.







1 commento:

  1. Leano è davvero unico. Complimenti per la sua intensa attività di paroliere.

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